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martedì 25 dicembre 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 6/2018-2019 (C) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Lc 2,1-14






L'Amore e la bontà del Padre per i suoi figli si sono finalmente manifestati nella fragile carne del Figlio. L'infinitamente grande si è reso visibile nella piccolezza di un bimbo indifeso, perché noi lo potessimo accogliere senza timore. Riteniamo erroneamente che le caratteristiche di Dio, il Mysterium Tremendum et Alliciens, siano l'onnipotenza, la magnificenza e il grande splendore (cfr.Dn 2,31ss), ma in verità, queste sono le caratteristiche dell'idolo, della sua immagine satanica. 
Se il Figlio di Dio si fosse reso presente con potenza e gloria, necessariamente tutti lo avremmo accolto, ma non sarebbe stato Dio, bensì un idolo. Norma essenziale per la nostra Fede è, perciò, la piccolezza, la "porta stretta" che dobbiamo attraversare per entrare nel Regno, una piccolezza in grado di abbattere ogni presunta grandezza, come il sassolino apparentemente insignificante di Dn 2,34ss. Il grande dilemma dell'uomo di ogni tempo è accogliere l'estrema fragilità di questo Dio che s'è fatto solidale con la nostra debolezza, poiché un Dio che ci viene incontro in questo modo, si espone inevitabilmente al rifiuto. Questo è il tallone di Achille di Dio, la vulnerabilità del suo grande Amore per noi, che non può non rispettare la nostra libertà. 
<<A coloro però che lo hanno accolto, ha dato loro il potere di diventare figli di Dio >>.
Buon Natale