Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Lc 1,39-45
<<Nell'incontro fra Maria ed Elisabetta vi è l'abbraccio tra l'Antico e Nuovo Testamento, tra la promessa e il compimento>>. In Maria l'umanità risorta (anastàsa) si mette in cammino, il Nuovo fa visita all'Antico che ne è segno e promessa. E' Gesù l'Uomo Nuovo che viene a piantare la sua tenda tra gli uomini, il pieno compimento della promessa di Dio fatta a Mosè di essere sempre in mezzo al suo popolo (cf.Es 3,12). In Maria è il Signore che ci viene incontro nell'amore e nel servizio e non viceversa, il Dio che siede sulle nubi e cavalca i cherubini, si china sul nostro povero mondo, abbandona i Cieli dei Cieli e scende per incontrare e abbracciare i suoi figli. E' in Maria, che porta dentro di sé il Signore, che l'Israele in attesa danza (1,41 eskìrtesen), esulta e ritrova il suo cuore, come il re Davide danza di gioia davanti all'arca di Dio. Lasciamoci, allora, anche noi abbracciare da Maria, spalanchiamo la porta della nostra vita al Signore che viene, demoliamo i muri delle nostre paure e diffidenze <<esultando di gioia indicibile e gloriosa>> (1Pt 1,8).
E che la danza abbia inizio !