"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
La solennità della Pentecoste affonda le sue radici nella festa ebraica di Shavuot, che significa Settimane. Nacque inizialmente come la grande festa di inizio estate e celebrava la mietitura dell'orzo e la raccolta delle primizie. In seguito divenne lo "Zikkaron ha-Berit", il Memoriale dell'Alleanza tra YHWH e Israele, e celebrava e celebra anche oggi il dono della Torah sul monte Sinài. Per noi è il memoriale della discesa dello Spirito Santo sulla nascente Chiesa, il dono di grazia della Legge inscritta nei cuori che sette secoli prima Dio aveva promesso per bocca del profeta Ezechiele (Ez 11,19). Lo Spirito Santo è il respiro stesso di Dio che animò Gesù per tutta le sua vita che ci viene consegnato ai piedi della croce (Gv 19,30), «il dono dei doni che ci assimila al Maestro e ci abilita ad amare il Padre e i fratelli», la promessa mantenuta che veramente non siamo più soli in balia del male, il Parakletos, il Consolatore, che ci difende dalle trame del maligno e intercede per noi presso il Trono dell'Altissimo, lo Spirito d'Amore che ci rende capaci di fedeltà al progetto d'amore del Padre sull'umanità, lo Spirito che renderà attuale nella nostra storia la presenza di Gesù rendendoci capaci di testimoniare, in opere e parole, il Vangelo della Vita. E' la Shekinà del Padre in mezzo ai suoi figli, la sua Presenza viva e vivificante, il suo dono ultimo e definitivo per la salvezza del mondo.
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
PENTECOSTE ANNO B
Vangelo:
La solennità della Pentecoste affonda le sue radici nella festa ebraica di Shavuot, che significa Settimane. Nacque inizialmente come la grande festa di inizio estate e celebrava la mietitura dell'orzo e la raccolta delle primizie. In seguito divenne lo "Zikkaron ha-Berit", il Memoriale dell'Alleanza tra YHWH e Israele, e celebrava e celebra anche oggi il dono della Torah sul monte Sinài. Per noi è il memoriale della discesa dello Spirito Santo sulla nascente Chiesa, il dono di grazia della Legge inscritta nei cuori che sette secoli prima Dio aveva promesso per bocca del profeta Ezechiele (Ez 11,19). Lo Spirito Santo è il respiro stesso di Dio che animò Gesù per tutta le sua vita che ci viene consegnato ai piedi della croce (Gv 19,30), «il dono dei doni che ci assimila al Maestro e ci abilita ad amare il Padre e i fratelli», la promessa mantenuta che veramente non siamo più soli in balia del male, il Parakletos, il Consolatore, che ci difende dalle trame del maligno e intercede per noi presso il Trono dell'Altissimo, lo Spirito d'Amore che ci rende capaci di fedeltà al progetto d'amore del Padre sull'umanità, lo Spirito che renderà attuale nella nostra storia la presenza di Gesù rendendoci capaci di testimoniare, in opere e parole, il Vangelo della Vita. E' la Shekinà del Padre in mezzo ai suoi figli, la sua Presenza viva e vivificante, il suo dono ultimo e definitivo per la salvezza del mondo.