Il 30 novembre scorso Arturo Paoli ha compiuto 98 anni. E’ sempre sorprendente la vita di quest’uomo che, molto anziano, è tornato ad abitare, dopo aver “abitato” davvero il mondo, vicino alla natia Lucca. Si è stabilito a San Martino in Vignale. Ha aperto un’altra casa, dopo le tante, “costruite” e disseminate in tutto il Sudamerica, luoghi di incontro, accoglienza, vicinanza con gli oppressi.
“Casa di spiritualità – ha scritto in una lettera aperta agli amici - non vuol dire casa di orazione, anche se vi saranno spazi di orazione e una liturgia domenicale che considero il centro della settimana; spiritualità vuol dire essere un riferimento chiaro a quel 'soffio' che Paolo raccomanda ai cristiani come il centro dell’esistenza”.
La casa non invita solo i credenti, ma “è aperta a quelli che avvertono l’esistenza e l’importanza del soffio con disagio e forse con angoscia. E questi sono individui, piccole comunità, giovani disorientati in questa società chiassosa e confusa”.