Le due vittime cadute nell'agguato sono Massimiliano Ramadù, 33 anni, di Velletri, in provincia di Roma e Luigi Pascazio, 25 anni, della provincia di Bari. I feriti sono Cristina Buonacucina, originaria di Foligno e Gianfranco Scirè, 28 anni, di Casteldaccia, un comune in provincia di Palermo.
A poche ore dall’uccisione di due militari italiani in Afghanistan, all’indomani della Marcia per la pace Perugia-Assisi, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace scrive: La politica si assuma le sue responsabilità. Altrimenti questa guerra non avrà più fine. Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, chiede alla Rai di organizzare subito un momento straordinario di approfondimento.
“La guerra che stiamo conducendo in Afghanistan ci ha restituito questa mattina altri corpi straziati di soldati italiani. Altri morti, altri feriti, altro dolore, altro sangue che costringono tutti a riaprire gli occhi su questa tragedia. La morte, il dolore e il sangue scorrono tutti i giorni in Afghanistan ma a noi (ai nostri media, prima di tutto) fa impressione solo il sangue italiano. Ed è una vergogna che si aggiunge alla vergogna della guerra...
... Il dolore dei familiari dei soldati uccisi e l’angoscia di quelli feriti gravemente è anche il nostro. E’ un dolore forte che ci deve spingere a fare qualcosa in più per fermare e non continuare a combattere questa guerra.
I nostri giovani soldati muoiono perché il governo continua a scaricare sui militari il compito di risolvere un problema che i militari non hanno nessuna possibilità di risolvere. Per questo il mostro della guerra continua da nove anni a fare stragi di vite umane, di legalità, di diritto e di diritti...
I nostri giovani soldati muoiono perché il governo continua a scaricare sui militari il compito di risolvere un problema che i militari non hanno nessuna possibilità di risolvere. Per questo il mostro della guerra continua da nove anni a fare stragi di vite umane, di legalità, di diritto e di diritti...
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