Il 27 novembre si celebra la Festa della Madonna della Medaglia Miracolosa
Tra le apparizioni strettamente collegata al dogma dell’Immacolata Concezione è particolarmente utile ricordare il dono fatto dalla Madonna a santa Caterina Labouré, il 27 novembre del 1830, a Parigi in Rue du Bac.
Proprio in quella vigilia di Avvento, le apparve la Vergine, vestita di un abito di seta bianca, che teneva il mondo tra le mani, stringendolo all’altezza del cuore. L’immagine era racchiusa in una cornice ovale, come se si delineasse il bozzetto di una medaglia, contornata da una scritta in lettere d’oro: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo”, invocazione allora inusuale.
Poi la cornice ruotò su se stessa e apparve la lettera M (iniziale del nome di Maria) sormontata da una croce senza Crocifisso che aveva come base la lettera I (iniziale del nome Iesus). Sotto la lettera M vide il cuore di Gesù, circondato da spine, e il cuore di Maria, trafitto da una spada.
Infine la Vergine chiese alla giovane novizia: “Fa’ preparare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la porteranno sopra di sé sentiranno la protezione della Vergine. Le grazie saranno abbondanti per coloro che la porteranno con fiducia.”
Dopo qualche resistenza, la medaglia fu coniata secondo la visione della Santa (il monogramma di Maria fu circondato da dodici stelle, anche se Caterina non e aveva fatto cenno nelle sue relazioni) e si propagò immediatamente in modo prodigioso, tanto che in pochissimi anni fu necessario coniarne milioni di copie.
Per suo mezzo si ottennero innumerevoli grazie di conversione, di protezione e di guarigione, tanto da essere chiamata “miracolosa”.
Tra i prodigi più celebri operati dalla medaglia miracolosa ricordiamo quello del 20 gennaio 1842, a Roma, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte dei Padri Minimi, quando la Vergine Maria apparve all’ebreo Alfonso Ratisbonne.
Grazie immense e santi “apostoli”
Ufficialmente approvata dalla Chiesa, la medaglia miracolosa si è diffusa ovunque e nessuno può contare le grandi grazie ottenute. Il quotidiano La France, nel 1835, già sosteneva che quel piccolo oggetto sacro era diventato “uno dei più grandi segni della fede degli ultimi tempi”.
Immensa fu la fiducia dei santi della medaglia miracolosa: santa Caterina Labouré la distribuiva a tutti, specialmente agli ammalati e ai peccatori; santa Teresa di Lisieux, da piccola, metteva le medaglie miracolose nelle tasche delle giacche degli operai; il santo Curato d’Ars, quando usciva per il paese, portava sempre le tasche gonfie di medagliette e tornava sempre con le tasche sgonfie; san Giovanni Bosco la faceva portare al collo ai suoi ragazzi; san Pio da Pietrelcina le teneva ella sua cella e nelle tasche e le distribuiva con tanto zelo; anche santa Teresa di Calcutta era una sostenitrice instancabile della medaglia.
Un altro grande apostolo della medaglia fu san Massimiliano Kolbe, grazie anche ai movimenti che da lui hanno avuto origine e a lui si ispirano. Nel 1917, infatti, egli adottò la medaglia miracolosa quale seno distintivo della Pia Unione della Milizia dell’Immacolata, da lui fondata a Roma, quando era giovane religioso dei Frati Minori Conventuali. “La medaglia miracolosa – diceva il santo – è il segno esteriore della consacrazione all’Immacolata.”
(fonte: Sulla Tua Parola)
“A Sua Immagine”, andata in onda domenica 26 novembre alle 10.30 su Rai1, si è recata proprio nei luoghi di Santa Caterina Labouré, in rue de Bac a Parigi, là dove sono avvenute le apparizioni e quindi dove tutto è cominciato. A parlarne in studio Lorena Bianchetti con Giuseppe Lorizio, professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense, Pino Noia, primario di Ginecologia presso il Policlinico Universitario “A. Gemelli” e Gianni De Luca, convertito e devoto.
Nel corso della puntata è stato raccontato anche il profondo legame di Madre Teresa con la Medaglia miracolosa che la Santa portava sempre con sé in semplici sacchetti di plastica, per poter distribuire le medagliette a tutti quelli che incontrava sul suo cammino.
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Da recitarsi alle 17 del 27 Novembre, festa della Medaglia, ogni 27 del mese, ed in ogni urgente necessità.
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la manifestazione della tua Medaglia. Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia, in quest’ora a te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono col tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione, e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu che hai promesso proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue grazie? Abbi dunque pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia.