Più medaglie, meno spread. È l’inno ufficiale dell’Olimpiade italiana. Speranza, illusione, perplessità e buoni sentimenti: si può partire. Esagera Lello Pagnozzi, segretario del Coni e capo missione: «Inizia la battaglia d’Inghilterra». Più cauto Gianni Petrucci, 11 edizioni dei Giochi sulle spalle tra estivi e invernali, alla sua ultima da capo dello sport azzurro: «Nei prossimi 15 giorni abbiamo la possibilità di fare dimenticare agli italiani i guai economici e il momento terribile che stiamo attraversando: sarà dura, ma ci proviamo…».
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"... Il successo delle Olimpiadi può farci sentire un Paese importante, degno di grandi traguardi. Vedo tante donne, è un segno del progresso culturale di cui andare fieri..."

Sono centinaia le imprese italiane che hanno lavorato per la realizzazione delle strutture olimpiche e per fornire le attrezzature agli atleti di Londra 2012. Il loro giro d’affari è di circa 127 milioni di euro, e per alcune la commessa dei Giochi è stata una vera e propria svolta.
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Piatti e bicchieri della rassegna a cinque cerchi sono realizzati con il Mater Bi prodotto a Novara