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giovedì 15 marzo 2012

Il ricordo di Giulio Girardi

... A lui interessava la verità, nel cristianesimo, nel marxismo, nella storia; era la verità che lo metteva in relazione, in dialogo con gli altri. Ma può la verità meritare che si paghi per essa un prezzo così alto, di sofferenze morali e fisiche? No, se la verità è l’oggetto inerte di una speculazione intellettuale. Ma se la verità è la vita, se è cercata per amore del mondo e del prossimo, se è uno dei fondamenti della pace, se è coetanea della libertà, se consiste nel proclamare la dignità e l’eguaglianza per natura degli uomini e dei popoli, come è scritto nel magistero del Concilio e dei Papi conciliari, allora vale la pena che per essa si perda la vita...
Leggi tutto: Girardi e l’età del dialogo di Raniero La Valle

È con gratitudine, affetto, nostalgia, ammirazione che è risuonato un po’ ovunque nel mondo il saluto finale: “Hasta la victoria siempre, Giulio!”. Sono davvero tanti, infatti, i messaggi giunti per la scomparsa di Giulio Girardi, il 26 febbraio scorso (diversi dei quali già riportati su Adista notizie del 10 marzo 2012), a dimostrazione di quanto sia profondo il segno da lui lasciato nella teologia e nella prassi liberatrici...
Di seguito pubblichiamo, in una nostra traduzione dal portoghese, il ricordo di Giulio Girardi che ci ha inviato Marcelo Barros: GRAZIE, GIULIO

Tra le numerosissime testimonianze presentate dopo la liturgia della parola ha avuto una particolare risonanza quella inviata dal Guatemala, dove si trova attualmente, da Gérard Lutte, che fu anch'egli docente di psicologia all'Università salesiana e nel 1969 lasciò la congregazione per andare a vivere tra i baraccati. La sua dichiarazione di aver avuto «il privilegio di una storia di amicizia con Giulio, durata 55 anni» è risultata molto commovente, così come il richiamo che Giulio «era un uomo libero e non si identificava con nessuna istituzione. Non gli importava se la comunità era cristiana o di altra religione, cattolica o evangelica, credente in Dio o atea. Lui non dava importanza ai dogmi e alle mitologie, ma solo al comportamento delle persone, se erano dalla parte dei poveri o contro di loro».
Leggi tutto: Giulio Girardi, teologo degli ultimi di Eugenio Fizzotti (pdf)

Giulio Girardi è stato filosofo, teologo, teorico tra i fondatori di Teologia della Liberazione e ci ha lasciato a 86 anni appena compiuti. Promotore del movimento Cristiani per il Socialismo, ex sacerdote salesiano, perito del Concilio Vaticano II in qualità di esperto del marxismo e delle problematiche dell'ateismo contemporaneo, viene successivamente espulso dall'Università' Salesiana di Roma, da altri atenei cattolici, dalla congregazione salesiana e, successivamente, sospeso a divinis, tutto per "divergenze ideologiche".
Il suo è stato un pensiero lucido e onesto, la sua vita è stata caratterizzata dall'amore e dalla dedizione per gli esclusi, gli oppressi e per tutte le minoranze. Bucanero ha dedicato l’intera puntata (4 marzo 2012) a questo uomo che ha attraversato il XX secolo senza mai rinunciare all'utopia liberatrice. Il racconto di coloro che lo hanno conosciuto a livello personale e umano. 
Ai microfoni Gianni Minà, Alex Zanotelli, Giovanni Franzoni, il teologo della liberazione brasiliano Marcelo Barros, Vittorio Bellavite di Noi chiesa, Bruno Bellerate, Raniero La Valle.

Una preghiera per Giulio Girardi, educatore alla fatica del pensare e del credere nelle contraddizioni della società e della politica contemporanea.