Che cosa ci dice, oggi, questa esplosione di fiori gialli? La mimosa è una creatura modesta eppure prepotente, s’arrampica nei luoghi più impervi, è tenace con la terra e sfida le intemperie. Quest’anno in molti luoghi è fiorita troppo presto, ingannata dal caldo, poi si è intirizzita. Ma oggi è dappertutto: nelle mani e nei capelli, sugli angoli di strada. La giornata internazionale della donna, comunemente chiamata «festa», è in realtà memoria di un evento terribile: un incendio divampato in una fabbrica dove morirono tante operaie.
Al di là dell’equivoco di fondo che ha trasformato in allegria festosa un tragico ricordo di morte, al di là dell’inevitabile dose di retorica che in questo nostro presente tanto laicizzato quanto affamato di celebrazioni ogni ricorrenza porta con sé, è lecito domandarsi quale sia, ancora, il senso di questa giornata particolare. A incominciare dalla sua denominazione ufficiale, che racchiude il femminile in un singolare generico: questa è la festa non delle donne, ma della donna. Come una sorta di entità astratta, inafferrabile e fors'anche angelicata.
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Confesso che non sono particolarmente entusiasta che sia ancora necessario un “8 Marzo” per ricordarci che siamo l’altra metà svantaggiata della società. Mi mettono a disagio gentili concessioni sui treni o nei musei per festeggiarci. Non parliamo di imbarazzanti show. Vorrei che durante tutto l’anno fossimo semplicemente considerate personale normali con diritti e doveri che valgono per tutte-tutti.
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... Sembra incredibile, ma nella santità delle religioni albergano tabù ancestrali che gli studi antropologici e le secolarizzazioni non sono riusciti a eliminare. Sono i tabù peggiori perché responsabili dei pregiudizi sessuofobici e misogini che, sacralizzati, hanno prodotto, nel nome di dio, discriminazioni e violenze.
Nel terzo millennio le religioni dovrebbero andare in analisi e domandarsi quanto la sessuofobia e la misoginia insidino nel profondo la loro possibilità di futuro.
Leggi tutto: 8 marzo 2012, ancora streghe di Giancarla Codrignani
Cercavo uno spunto per parlare dell'Ottomarzo senza farvi cascare troppo le braccia, quando mi sono imbattuto nell'intervista a una delle donne più famose del mondo, l’icona musicale Lady Gaga.
TELEFONO ROSA - L'8 marzo in due minuti
Noi non festeggiamo