Ho visto il Signore” (Gv 20,18) -
Fabio Cattafi
(Video integrale)
I Mercoledì della Bibbia 2019
promossi dalla
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
Incontro di mercoledì 27 febbraio
Meditiamo
su una figura particolare che è quella di Maria Maddalena. Non ci interessa
conoscere esattamente l’identità e come la si possa distinguere dalle altre:
per secoli si è discusso di questo nella Chiesa. Si è parlato di tre o
addirittura quattro Marie, facendo molta confusione. A noi non importa
conoscere nel dettaglio la sua vicenda, ma vorremmo meditare sulla storia di
Maria Maddalena nel suo rapporto con Gesù.
... possiamo capire come lei sia oltremodo riconoscente nei confronti di Gesù, immaginando che sia stata presa in una situazione incurabile, cronica, ripetuta, recidiva e tirata fuori completamente. Sette demoni indicano forse una serie di situazioni brutte e inguaribili, facendoci capire l’amore, l’affetto, la dedizione, la riconoscenza, la tenerezza di Maria verso Gesù. Ciò che è importante, dunque, non è tanto determinare quali siano questi sette demoni, ma il contrario che ne è seguito, cioè la liberazione. Anche se non riusciamo a definire bene il peccato di Maria Maddalena, riusciamo a definire abbastanza bene la sua reazione, il suo modo di essere. Non sappiamo come è stato il suo primo incontro con Gesù, non sappiamo se è bastato che Gesù le desse la mano, come la suocera di Pietro, tirandola fuori dal letto, o se ha dovuto gridare come al ragazzo morto, ma sappiamo che quell’incontro le ha cambiato per sempre la vita. Questa gratitudine di Maria si traduce in “servizio”.
Il servizio di queste donne, e tra loro di Maria di Màgdala, è autentica diakonìa; è un servizio che si traduce in accoglienza e disponibilità; Maria Maddalena, dunque, è una donna che è stata guarita e riportata alla vita da Gesù e che, come i Dodici, è una sua discepola. Lo segue, lo serve, ascolta il suo insegnamento, vive con lui. Nominarla all’inizio della vita pubblica e poi di nuovo sotto la croce mette in evidenza come ella sia stata partecipe dell’intera vicenda di Gesù.
Nel Vangelo di Luca le donne sono la realizzazione del “perfetto discepolo” perché camminano con Lui in Galilea, salgono con Lui a Gerusalemme, fino al Calvario, per divenire poi le prime testimoni della sua Risurrezione. Quando, nell’ora della Passione, tutti abbandonano Gesù (Mc 14,50), le uniche che continuano a seguirlo sono le donne. Esse non hanno paura del Vangelo che porta fin sotto la croce. Costanza, fedeltà, abbandono delle certezze, radicalità sono i tratti peculiari della sequela.
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Relazione integrale
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