In un mondo d'ingiustizie sempre più intollerabili, la speranza rischia di diventare quasi un lusso, un bene alla portata di pochi. Ma una speranza "d'elite", una speranza che esclude, in realtà è una speranza falsa. E per fermare questa compravendita di speranze di seconda mano bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costruire giustizia. Queste le premesse da cui nasce "La speranza non è in vendita", l'ultimo libro di don Luigi Ciotti, un lavoro costruito attraverso quarantacinque anni di faccia a faccia con le persone, di incontri, di strada fatta a fianco degli ultimi. Un testo "per non cedere alla rassegnazione, al cinismo e all'indifferenza. E per ricordarci che la strada dell'impegno è scandita da tre parole: corresponsabilità, continuità, condivisione".
Pubblichiamo l'introduzione al libro appena uscito per i tipi di Giunti-Edizioni Gruppo Abele
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La Casa editrice del Gruppo Abele era in difficoltà economiche, l'ha salvata un decano dell'editoria italiana per il quale "Il Prete degli ultimi" Esce ora in libreria, con un manuale di resistenza civile.
Questa è una storia da Libro Cuore con tutti i sentimenti. E anche le coordinate logistiche, perché si svolge nei pressi del palazzo torinese dove Edmondo De Amicis visse gli ultimi anni e dove oggi c'è La torre di Abele, storica libreria del Gruppo Abele. Protagonisti: uno dei primi editori italiani, Sergio Giunti, e il prete degli ultimi, Luigi Ciotti.
Il fiorentino Giunti non è un baciapile, e lo dichiara: "Non sono un assiduo praticante e chi mi conosce sa che non sono tanto legato agli ambienti clericali". Ma quando viene a sapere che, a Torino, La torre di Abele è in cattive acque, si presta a dare una mano...
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