NORD-SUD. L’operazione incastra due magistrati (uno in manette), un consigliere regionale pdl, un medico e un maresciallo della Finanza.
«Non hai capito chi sono io, sono una tomba, peggio di... ma io dovevo fare il mafioso, non il giudice»: diceva così, il gip di Palmi, Giancarlo Giusti, al telefono con il capomafia Giulio Lampada...
Leggi tutto: L’amore dei giudici per la ’ndrangheta
Stalle e salotti, la cupola mafiosa è ovunque. Il malaffare infetta ogni settore della città: imprenditoria, giustizia, univeristà e municipalizzate. E i voti vengono chiesti direttamente ai boss. L'analisi di Attilio Bolzoni
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Magistrato e mafioso, come un Giano bifronte. Accusa che ha dell’incredibile ma, se hanno ragione gli inquirenti milanesi, il tesoriere della ‘ndrangheta lombarda era proprio lui: Vincenzo Giglio, 51 anni, presidente anche di Corte d’Assise, esponente di spicco della corrente di sinistra di «Magistratura democratica», docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università statale Mediterranea di Reggio Calabria. Uomo e magistrato rispettato e impegnato sul fronte dell’antimafia.
Leggi tutto: Vincenzo Giglio, giudice e mafioso? Era esponente di ‘magistratura democratica’, ora agli arresti
L'arresto del giudice Vincenzo Giglio, accusato di aver favorito il clan Lampada e le attività della 'ndrangheta ha colto di sorpresa anche i volontari reggini di Libera, l'associazione di Don Ciotti da sempre in prima linea contro le mafie. Giglio infatti ha partecipato a convegni, incontri e raccolte firme organizzati da Libera, come ha spiegato a Radio Capital il responsabile locale Mimmo Nasone, che è anche un insegnante di scuola media. (intervista di Niccolò Carratelli)
Guarda il video: Giudice arrestato, Libera: collaborava con noi, siamo amareggiati
Non bastano intercettazioni o dichiarazioni di pentiti. Per colpire al cuore la 'ndrangheta, come Cosa Nostra o la camorra, bisogna usare grande prudenza e continui riscontri. Ovvero il sistema d'indagine rigoroso proprio del giudice ucciso nel 1992. E' quel che ha fatto Ilda Boccassini anche nell'ultima inchiesta contro le 'ndrine. Con la quale si dimostra di nuovo che le cosche sono penetrate nel tessuto più insospettabile della società civile. L'analisi di Roberto Saviano, in studio Laura Pertici
Contro le mafie vince ancora il metodo Falcone
Sabato 3 dicembre alle ore 17.30 a Reggio Calabria presso il salone dell’Istituto San Vincenzo de’ Paoli con ingresso da via Mazzini, nell'ambito delle attività de “ILTREDIOGNI MESE”, avrà luogo un’ASSEMBLEA PUBBLICA del movimento per fare il punto della situazione e decidere le iniziative da portare avanti nei prossimi mesi.
Leggi tutto: Assemblea Pubblica ReggioNonTace 3 Dicembre 2011
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