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domenica 11 dicembre 2011

Torino: Brutta storia di uno stupro falso e di un incendio vero... I soliti Rom o i soliti pregiudizi?

Giallo a Torino: violenza sessuale, sospetti e rappresaglia xenofoba. Poi il clamoroso dietrofront: l'ammissione ai carabinieri di non essere stata violentata. Solo vergogna per la sua prima volta con un coetaneo.
L'incredibile vicenda ha come protagonista una ragazza di 16 anni, che aveva raccontato lo stupro a opera di due uomini consumato nel pomeriggio di mercoledì 7 dicembre.

«Chiedo scusa a tutti», comincia così la lettera della ragazza che sabato ha accusato due rom di averla stuprata. Una violenza che è poi risultata falsa, ma che ha scatenato la rabbia di almeno cinquecento persone che hanno dato alle fiamme le baracche di un campo nomadi a Torino. La giovane, 16 anni, ha messo nero su bianco i suoi sensi di colpa: « Chiedo scusa a tutti e soprattutto ai bambini del campo. Chiedo scusa a tutta la gente del quartiere per la rabbia che ha suscitato la mia bugia La colpa è solo mia e chiedo scusa anche al ragazzo che sabato pomeriggio era con me e che ho coinvolto. Vorrei soltanto poter dimenticare». Sulla vicenda è intervenuta il ministro Annamaria Cancellieri: «Nulla può giustificare la violenza». Le forze dell'ordine hanno arrestato due uomini di 52 e 20 anni.

Ora che tutto è finito il sospetto, secondo il passaparola del quartiere, è che dietro a questa sporca storiaccia che accomuna l’Italia del terzo millennio alla Germania nazista del Terzo Reich ci sia un’accorta regia politica, abilmente messa in campo da certi gruppuscoli di estrema destra o di simpatie leghiste. Stando ai si dice all’interno della numerosa comunità romena di Torino, è stato solamente un maldestro tentativo di regolare, una volta per tutte, i conti con la comunità Rom, composta da cittadini del paese danubiano, da parte degli italiani.