Scene da Far west a Firenze. Ieri, all’interno del mercato di Piazza Dalmazia, un killer armato di una pistola 357 magnum, ha parcheggiato la sua auto davanti a un’edicola, si è addentrato al mercato rionale e ha aperto il fuoco contro venditori ambulanti senegalesi. Due morti ed un ferito. Pochi minuti dopo, si è spostato al mercato di San Lorenzo, vicino al duomo e ha ferito altri due ragazzi senegalesi.
I due senegalesi uccisi al mercato di Piazza Dalmazia si chiamavano Samb Modou, 40 anni, e Diop Mor, 54 anni. Mentre, Moustapha Dieng di 37 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Careggi a causa di colpi al torace e all’addome. Gli altri feriti sono: Sougou Mor(in condizioni gravissime), di 32 anni, e Mbenghe Cheike di 42 anni.
Un uomo di 50 anni accecato dal razzismo, ha aperto il fuoco oggi a Firenze, in due diverse zone del centro, uccidendo due Persone, cittadini senegalesi e ferendone altri tre, prima di suicidarsi nella sua auto in un parcheggio sotterraneo nei pressi di piazza San Lorenzo.
Hanno detto che stato definito il killer "un uomo con un alto livello culturale" questa è una bestemmia, un "uomo" con alto livello culturale non fa questa mattanza.
A Firenze oggi, come a Torino sabato scorso, il gruppo considerato inferiore diventa oggetto di una incomprimibile violenza. Il vu' cumprà o il rom non viene più visto come un individuo ma come un indistinto diverso da sopprimere, schiacciare. La politica è responsabile perché non trova alternative più civili o negoziabili ai marciapiedi invasi e ai campi sporchi. L'analisi della sociologa Chiara Saraceno (Intervista di Laura Pertici)
Saraceno: ''Non è il gesto di un folle, è razzismo''
"Ha fatto bene, bisogna punire questi invasori e farli tornare nei loro paesi d'origine". "Rispetto e onore" per l'autore della sparatoria. "Bisogna spazzare via l'immondizia negra"
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"Lo sfondo razzista di quello che è successo è evidente. L’assassino si è andato a scegliere le sue vittime al mercato, sapendo di trovarle al lavoro. Ha aperto il fuoco contro un bersaglio semplicissimo, gli ambulanti con la pelle nera". Aly Baba Faye, sociologo e leader storico della comunità senegalese, si dice "sconvolto" per la strage di Firenze, ma analizza con lucidità il contesto in cui è maturata: "Negli ultimi anni in Italia si è seminato molto razzismo, la diversità è diventata un male, l’immigrato la vittima da sacrificare. C’è stato un crescendo che ha legittimato il razzismo, con la politica che insisteva sulla sicurezza e sulle espulsioni, trasformando gli immigrati in una minaccia".
Bandiere a mezz'asta, cerimonie istituzionali annullate e negozi con le serrande abbassate per dieci minuti (dalle 12 alle 12.10). I dipendenti comunali si riuniranno alle 12 nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio. E nel pomeriggio arriverà il ministro per la cooperazione Andrea Riccardi. Oggi è la giornata di lutto cittadino: Firenze piange per la strage dei senegalesi... Il sindaco esclude il rischio di nuove manifestazioni di razzismo. «La città di cui sono orgoglioso di essere il sindaco - sottolinea - è la città aperta, plurale, la città dei corsi di alfabetizzazione per i bambini stranieri e di formazione professionale per gli immigrati».