Il movimento "Se non ora quando" è tornato in piazza del Popolo a Roma, a dieci mesi di distanza dal 13 febbraio, data che segnò l'inizio della battaglia contro la rappresentazione delle donne in Italia, sopratutto come risposta al Ruby-gate. La piazza non è gremita come allora, ma le motivazioni della lotta restano forti. "Il governo è cambiato, ma a non essere cambiato è il paese. Tre ministre donne sono un segnale importante, ma non è ancora abbastanza" afferma la regista Francesca Comencini, una delle promotrici del movimento. "Vogliamo contare, far valere il nostro voto, e far capire ai politici che l'uscita dalla crisi passa attraverso un nuovo welfare che contempli le donne non come quote rosa, ma come una parte essenziale del sistema sociale" è la voce unanime che si eleva dalla piazza. (servizio di Irene Buscemi)
Quello che mi rimane in mente e nel cuore, per ora, della giornata di ieri è l’estrema pluralità di voci di donne che da quel nostro palco si è levata, e l’estrema attenzione con la quale quella piazza, straordinaria, libera, auto convocata, le ha ascoltate.
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L’avevano detto in tante che era temeraria la scelta di piazza del Popolo a Roma: tornarci dopo quel 13 febbraioche aveva visto migliaia e migliaia (mai così tante) rispondere con un “Adesso” tonante al “se non ora quando?” gridato dal palco, era un rischio forse non abbastanza calcolato. Il confronto comunque sarebbe stato inevitabilmente ingeneroso.
Ma la fortuna e la istintiva fiducia nella voglia femminile di partecipare ha aiutato le audaci. La piazza ha fatto fatica a riempirsi e ancor di più a scaldarsi, ma alla fine molte donne e molti accompagnatori sono arrivati. Anche se era la domenica di fine ponte, anche se via del Corso era stracolma di gente per un parsimonioso shopping natalizio, anche se la Cgil non aveva aderito e i media ne avevano parlato quasi niente, anche se una parte dei comitati Snoq erano stati in dissenso, la piazza c’era. E questa è già una notizia.
Titolo: la prima manifestazione politica sotto il governo Monti chiede un paese a misura di donna. E cioè?
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Se non ora quando i volti, gli slogan, le parole della manifestazione: "Se non le donne, chi?
Ecco la rassegna stampa completa sulla manifestazione dell’11 dicembre, in un unico file pdf.
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