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mercoledì 7 dicembre 2011

Decreto salva-Italia - Interventi ed opinioni / 2

Più e più volte, presentando la sua manovra nelle diverse sedi - alla conferenza stampa coi giornalisti prima italiani e poi stranieri, alla Camera e infine al Senato -Mario Monti ha sostenuto di aver seguito tre criteri: rigore, equità, sviluppo. E' vero, ma non certo in parti uguali. Lo ha fatto, secondo me, più o meno nella stessa proporzione di un piatto di pastasciutta: un etto di spaghetti, un cucchiaio di salsa di pomodoro, un pizzico di parmigiano. Dove l'equità non è per niente l'ingrediente - base, ma il condimento. Scegliete voi quale.
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Tendiamo a dimenticare che in tutti i monoteismi, il cuore non è la sede di passioni o sentimenti sconnessi dalla ragione. Nelle tre Scritture, compresa la musulmana, il cuore è l'organo dove alloggiano la mente, la conoscenza, il distinguo.
Se il cuore di una persona trema, se quello del buon Samaritano addirittura si spacca alla vista del dolore altrui, vuol dire che alla radice delle emozioni forti, vere, c'è un sapere tecnico del mondo. Per questo il pianto del ministro Fornero, domenica quando Monti ha presentato alla stampa la manovra, ha qualcosa che scuote nel profondo. 

Grazie Ministro, per le sue lacrime. Può sembrare strano che si ringrazi una persona perché ha pianto. Ed ancor più strano che si dica che avevamo bisogno di quelle lacrime. Sì, ne avevamo bisogno. Il suo pianto autentico, spontaneo, giunto a interrompere un’emozione profonda che si leggeva nella tensione del volto, nel movimento delle mani che accompagnavano le parole, quasi ad esorcizzarne la durezza, l’ha fatta passare dall’altra parte. Da quella di noi che l’ascoltavamo. Con il cuore in gola. Perché, oggi, un po’ tutti il cuore in gola ce l’abbiamo. 
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Diversi e articolati i giudizi delle associazioni della società civile sulla manovra finanziaria “Salva Italia” presentata ieri in Parlamento dal presidente del Consiglio Mario Monti.

Le misure presentate da Monti sono un'amara medicina per un'Italia in condizioni davvero critiche. Ma ora ci attende una ricostruzione basata su principi di equità e solidarietà.

Manovra: pagheranno le famiglie
Ascolta l'intervista all'economista Luigi Campiglio, esperto di dinamiche familiari: "Equità ne vedo poca".
 
La manovra del governo Monti non è equa e poteva essere fatta meglio, ma gli italiani ritengono molto o abbastanza condivisibili una quindicina (su 25) dei punti che contiene e, comunque, pensano che i loro partiti di riferimento faranno bene ad approvarla in fretta.