Brescia è stata scelta dalla Caritas Italiana e da Pax Christi per ospitare il tradizionale evento nazionale. L'anno scorso era toccato ad Ancona. San Silvestro speciale per migliaia di pacifisti che dopodomani sera sfileranno fra silenzi e preghiere dall'Iveco a San Nazaro e Celso
Leggi tutto: La Marcia per la Pace nel cuore della città
A Brescia, 30 e 31 dicembre Convegno nazionale di Pax Christi Italia.
I temi sfidano il movimento su disarmo ed economia, banche e finanza.
Programma
Abbiamo chiesto a Mauro Scaroni di presentarci il convegno di fine anno a Brescia.
Quest’anno a Brescia ma da tanti anni l’ultimo dell’anno è dedicato alla marcia per la pace. Che significato ha secondo te questo evento ed in particolare nella tua città?
Quest’anno Brescia ospiterà per la seconda volta la Marcia nazionale per la pace. Questo evento- anticipato da 2 momenti di approfondimento sul tema della giornata mondiale ” Educare i giovani alla giustizia ed alla pace”- vorremmo, che per la città, possa essere anzitutto strumento di dialogo e favorisca percorsi di integrazione e riconciliazione, a partire dalle nostre comunità cristiane spesso rassegnate quando non sopite e chiuse. Durante la Marcia toccheremo alcune delle stridenti contraddizioni, degli ostacoli alla Giustizia ed alla Pace, presenti sul nostro territorio: il dramma del lavoro che non c’è, la produzione armiera (a Brescia si produce il 90% delle armi leggere), gli ostacoli- anche istituzionali- ai necessari percorsi di dialogo e di integrazione tra stranieri ed ” indigeni”, le condizioni sub- umane in cui versano i detenuti in parecchie carceri ( quello di Brescia, Canton Mombello è in Italia, il secondo peggio messo, dopo quello di Lamezia per sovraffollamento); faremo poi tappa in piazza della Loggia luogo della strage fascista nel 1974 tuttora impunita.
Pax Christi vive sempre il suo convegno nazionale di fine anno. I temi del convegno di Pax puntano in alto e sono di grande attualità che ci racconti a riguardo?
Quest’anno i temi del convegno sono particolarmente impegnativi; vero, sembrano ” alti” ma sono ” quotidiani” e coinvolgono ciascuno di noi, le nostre scelte individuali e collettive (il nostro consumare, risparmiare, lavorare, pregare, vivere…); esercitando, quindi un ruolo di cittadinanza consapevole ed attiva, di credenti e testimoni della parola di Dio- seppur in mezzo a tante contraddizioni- secondo il sempre attuale motto ” PENSARE GLOBALMENTE ED AGIRE LOCALMENTE”.
Quest’anno il messaggio della giornata mondiale ci invita ad ” educare i giovani alla giustizia e alla pace” che possiamo fare noi come movimento cattolico?
“ Educare i giovani alla giustizia e alla pace” anzitutto testimoniando con tenacia e coerenza per dare credibilità al nostro dire avendo il coraggio (?) di fare, talvolta, un passo indietro, in modo che questo ” educare” sia un percorso collettivo e che interpelli anzitutto i giovani ad essere loro stessi ” agenti” di educazione e non semplicemente oggetto dell’azione educativa. La scommessa del ” nostro” Collettivo giovani fa ben sperare in questo senso!
Arrivederci a Brescia
(Fonte PAX CHRISTI)