Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 il Santo Padre Francesco si recherà ad Assisi per firmare la nuova Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale.
La Prefettura della Casa Pontificia informa che alle ore 15:00 il Santo Padre arriverà al Sacro Convento, dove celebrerà la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco, e al termine firmerà l’Enciclica.
A motivo della situazione sanitaria, è desiderio del Santo Padre che la visita si svolga in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli.
Appena terminata la celebrazione, il Santo Padre farà rientro in Vaticano.
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“Fratelli tutti”
Francesco firmerà la sua Enciclica
il 3 ottobre ad Assisi
Il documento ha per sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Il Papa lo siglerà dopo la Messa celebrata nella Basilica francescana. La cerimonia sarà senza fedeli nel rispetto dell’attuale situazione sanitaria
La Basilica di Assisi dove il Papa firmerà la sua terza Encilica
Sulla tomba del Santo che colse la fraternità in ogni creatura di Dio e la trasformò in un canto senza tempo. Parte da lì la nuova tappa del magistero del Papa che ha scelto di portare il nome del Santo umbro. Dopo La Lumen fidei (2013) e la Laudato si’ (2015) – che pure nel titolo echeggia l’incipit del Cantico dei Cantici – stavolta è la città del Poverello a tenere a battesimo la terza Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale, che trae spunto per il titolo da scritti di San Francesco: "Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione dela croce". (Ammonizioni, 6, 1: FF 155)
Il Papa la firmerà nel pomeriggio del 3 ottobre dopo aver raggiunto Assisi alle 15 e aver celebrato la Messa nella Basilica inferiore. Una celebrazione ancora condizionata dalla pandemia, giacché il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha riferito le informazioni della Prefettura della Casa Pontificia, secondo cui è desiderio di Francesco che la visita “si svolga in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli”, a “motivo della situazione sanitaria”. Appena conclusa a celebrazione, il Papa rientrerà in Vaticano.
Nel cuore di un magistero
Il titolo dell’ultimo documento si rifà a un valore centrale del magistero di Francesco, che la sera dell’elezione, il 13 marzo 2013, si presenta al mondo con la parola “fratelli”. E fratelli sono gli invisibili che abbraccia a Lampedusa, gli immigrati, nella sua prima uscita da Pontefice. Anche Shimon Peres e Abu Mazen che si stringono la mano assieme al Papa nel 2014 sono un esempio di quella fraternità che ha come obiettivo la pace. Fino alla Dichiarazione di Abu Dhabi dell’anno scorso, anche in questo caso un documento sulla “fratellanza umana” che, dirà Francesco, “nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace”.
Sorrentino: dal gesto del Papa la forza di ripartire
Con quella del 3 ottobre saranno quattro le visite del Papa ad Assisi, dopo le tappe del 4 ottobre 2013 e quella doppia del 2016, 4 agosto e 20 settembre. Un ritorno che il vescovo della città, Domenico Sorrentino, attende con “commozione e gratitudine”, come si legge in un comunicato. “Mentre il mondo soffre una pandemia che mette tanti popoli in difficoltà, e ci fa sentire fratelli nel dolore, non possiamo non sentire il bisogno di diventare soprattutto fratelli nell’amore”, scrive monsignor Sorrentino, che parla della “fraternità cosmica” di San Francesco. “Questo gesto di Papa Francesco – conclude il vescovo di Assisi – ci dà nuovo coraggio e forza per ‘ripartire’ nel nome della fraternità che tutti ci unisce”.
(fonte Vatican News articolo di Alessandro De Carolis 05/09/2020)
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Il Custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti ha salutato la notizia della nuova visita di Bergoglio: «Papa Francesco, firmando l’enciclica “Fratelli tutti…” sulla Tomba di san Francesco il 3 ottobre prossimo – memoria del suo Transito –, indicherà al mondo la cifra del futuro e consegnerà alla Chiesa e agli uomini di buona volontà la responsabilità di edificarlo insieme». «Il Papa - ha aggiunto padre Gambetti - si ispira chiaramente a Francesco di Assisi che, seguendo Gesù, ha riconosciuto nella fraternità, vissuta nel segno del reciproco e amorevole servizio, l’orizzonte di una umanità compiuta e felice».
Anche il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ha commentato la notizia: «A nome di tutta questa Chiesa che al Poverello diede i natali di luce e di fede, e lo vide contrassegnare di sé tutti gli angoli di questa Città benedetta, ringrazio papa Francesco per questo gesto che ci riempie di commozione e di gratitudine».
«Una notizia eccezionale che ci riempe di gioia – il commento a caldo del sindaco di Assisi, Stefania Proietti – l’arrivo di Francesco è motivo di speranza e gioia, L’accoglieremo come sempre a braccia aperte, abbracciandolo virtualmente a nome della città»
(fonte: San Francesco Patrono d'Italia)