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domenica 26 aprile 2020

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 25/2019-2020 (A)

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino





Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) 

Vangelo:



Colui che è stato crocifisso ha vinto la morte. Egli è il Vivente Risorto ed è sempre presente lungo il cammino della vita degli uomini. Il Signore Gesù non ci abbandona mai, si fa nostro prossimo, attraversa le porte sprangate delle nostre paure, delle nostre relazioni, spalanca i nostri occhi e cambia i nostri cuori. Si fa nostro compagno di viaggio dovunque conduce il nostro cammino e ci accoglie così come siamo, sempre pronto ad offrirci, ancora una volta, se stesso. Pellegrini tristi e senza speranza, discepoli ciechi e lenti di cuore nell'ascoltare e nel comprendere la sua Parola, lo ritroviamo accanto a noi sui nostri passi, di delusione e di di speranza, di morte e di vita. Non si allontana mai da noi, anche se noi ci allontaniamo da lui, perché egli «è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto» (Lc 19,10). Il Risorto è l'Emmanuele, il Dio-con-noi, insieme a noi fin dentro l'abisso dei nostri inferni originati dalla paura della sofferenza e della morte. Impermeabili come siamo alla sua promessa di una vita che non ha più fine, «prestiamo fede più alla menzogna del divisore che alla Fedeltà di Dio» (cit.). Gesù invece non ci delude mai, non ci abbandona alla nostra follia, ma si fa Maestro della Parola e Pane del cammino, pellegrino di Consolazione e di Misericordia. Cura le nostre ferite con l'olio dello Spirito e il vino della letizia (cfr. Lc 10,29-37), guarisce la nostra cecità e infiamma i nostri cuori perché possiamo riconoscerlo nella Parola vissuta e proclamata e nel Pane spezzato e condiviso, e ci invia nel mondo per essere suoi testimoni, «cominciando da Gerusalemme, fino agli estremi confini della terra » (At 1,8).