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sabato 25 aprile 2020

25 aprile - La resistenza non è finita, la lotta per le libertà non terminerà mai! - Interventi di Tonio Dell'Olio, Gino Strada e Carlo Petrini


25 aprile giornata di ascolto
Tonio Dell'Olio

Questo 25 aprile, più unico che insolito, senza cortei e discorsi dai palchi, dovrebbe essere celebrato in maniera riflessiva, intima, silente. Una giornata di ascolto. Della storia e delle persone che l'hanno scritta. Con la vita, col rischio, con la passione. Scommettendo tutto sul valore della libertà senza alcuna certezza circa l'esito della lotta. Questo 25 aprile metta al bando la retorica e ci offra l'occasione per ripensare alla nostra storia ascoltando le ultime voci dei protagonisti. Chissà che non apprendiamo una grammatica della resistenza per l'oggi, per imparare a scrivere una pagina nuova per questo Paese e oltre! Per poter riprendere a considerare questa data come utero che ha partorito quello che siamo oppure ciò che quegli uomini e quelle donne volevano che fossimo. Un silenzio e un ascolto che ci suggerisca di chiedere perdono per i tradimenti che abbiamo operato e per aver fatto prevalere troppe volte gli interessi di parte, di categoria, di partito e di persona. Un ascolto che ci persuada definitivamente che sui valori fondanti la nostra comunità non si può che essere partigiani. Un 25 aprile che nel silenzio continui a insegnarci che a lotta per le libertà che conosciamo, non terminerà mai. Un 25 aprile di gratitudine, di memoria e di studio, di nuova energia per il presente e di impegno per le generazioni future.
l(fonte: Mosaico dei giorni 24 aprile 2020)


Il 25 aprile non è solo la Liberazione dal razzismo e dal fascismo, ma anche dalla guerra e dalla violenza.
Videomessaggio di Gino Strada



Gino Strada: il 25 Aprile? Resti la festa di tutti, ma la politica vuole un ritorno al passato Le scelte sbagliate sulla sanità pubblica le stiamo pagando ora. Si ascolti di più il Papa ... Ho pensato che c’è molto di vero in quel che dice Francesco. Siamo chiamati nello stesso tempo a riconoscere le nostre fragilità e a mostrare una capacità di resistenza nuova, che non potrà che essere collettiva: la società che costruiremo sarà per definzione inclusiva e non potrà lasciare fuori dalla porta di casa nessuno.



Il 25 aprile 2020, 75° anniversario della Liberazione, non è come tutti gli altri celebrati fin qui. La pandemia impedirà le celebrazioni consuete e le strade delle principali città italiane resteranno deserte, inagibili a cortei e feste di popolo per ricordare quei giorni del 1945, quando l’Italia cacciò il nazifascismo e tornò ad essere nazione libera.
Eppure, forse, oggi più di ieri, avremmo bisogno di celebrare la riconquista della libertà. «In un momento in cui siamo costretti all’isolamento per combattere un nemico invisibile, in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, possiamo e dobbiamo stringerci e sostenerci. Vogliamo riconoscerci gli uni negli altri, tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio»: l’appello forte è di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e ideatore di Terra Madre, che lancia una grande iniziativa perché il 25 aprile sia davvero “un giorno di rinascita”. E lo fa a modo suo: con un invito alla solidarietà e alla partecipazione, proponendo una raccolta fondi per garantire un tetto e un pasto ai più bisognosi e un luogo virtuale dove fare “piazza” e stringerci assieme, utilizzando la piattaforma “25 aprile2020. Io resto libero”. ...