La festa della Trasfigurazione del Signore
nella tradizione bizantina
La natura umana
riacquista la sua bellezza
La Trasfigurazione è una delle dodici Grandi feste del calendario bizantino; ha un giorno di prefesta il 5 agosto e un’ottava che si conclude il 13. L’iconografia della festa riprende la narrazione evangelica mettendo il Signore trasfigurato al centro dell’icona, avvolto di luce; Mosè ed Elia ai lati e sotto i tre discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni che non osano quasi guardare la luce abbagliante che viene dal Signore.
Al vespro delle grandi feste l’ufficiatura bizantina ha due momenti che in qualche modo le caratterizzano: la litì e l’artoclasia. La litì («supplica») è costituita dalla processione e dalle litanie che si cantano nel vespro, dopo le letture bibliche e i tropari che le seguono. Essa si svolge nella navata della chiesa, davanti all’iconostasi, e si conclude con l’artoclasia, cioè la frazione e distribuzione del pane, benedetto assieme all’olio e al vino.
Nella festa della Trasfigurazione del Signore durante la litì un lungo tropario, anonimo, riassume tutta la teologia della festa. Si tratta di una vera e propria mistagogia, per la Chiesa che lo canta, del mistero celebrato: Cristo glorioso trasfigurato sul Tabor di fronte ai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, alla presenza dei profeti Mosè ed Elia...
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6 agosto 2013
Riflessioni sulle letture di LUCIANO MANICARDI
Anno C
Dn 7,9-10.13-14; Sal 96; 2Pt 1,16-19; Lc 9,28b-36
La trasfigurazione, che è caparra e profezia della resurrezione di Gesù, ha avuto – a differenza della resurrezione stessa – testimoni oculari, afferma Pietro nella seconda lettura (cf. 2Pt 1,16). Preannunciata infatti dallavisione che Daniele ebbe dell’anziano di giorni che accorda potere, gloria e regno a Colui che è “simile a un figlio d’uomo” (I lettura), la trasfigurazione è l’evento in cui Pietro, Giacomo e Giovanni “videro la gloria” di Gesù (vangelo).
Se è vero che la voce divina al cuore della trasfigurazione chiede che si presti ascolto a Gesù e che la stessa esperienza gloriosa vissuta da Gesù è stata segnata dall’ascolto della Parola di Dio contenuta nelle Scritture rappresentate da Mosè ed Elia (la Legge e i Profeti), la trasfigurazione è anche esperienza di visione da parte dei discepoli. Lungi dall’opporsi, ascolto e visione, nella Bibbia, si richiamano e si completano a vicenda.
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Vedi anche il nostro precedente post (all'interno i link ai post precedenti):