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sabato 3 agosto 2013

Dialogo interreligioso - cristiani-musulmani - Auguri del Papa per la fine del Ramadan - L'esperienza di Don Nur Nassar

Si rivolge personalmente ai musulmani Papa Francesco, chiamandoli «cari amici», per manifestare vicinanza in un momento, per loro, denso di significati spirituali e religiosi, come può esserlo la fine del Ramadan. Firma egli stesso il messaggio che solitamente è inviato a tutti i musulmani del mondo dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in occasione dell’‘Id al-Fitr, che segna appunto la conclusione del mese di digiuno e di preghiera.


Izzedin Elzir, presidente dell'Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) e imam di Firenze, ringrazia il Pontefice per il messaggio scritto quest'anno personalmente per la celebrazione che conclude il mese di Ramadan...

Il Messaggio di Papa Francesco ai musulmani per il Ramadan rappresenta un’iniziativa di grande rilevanza per il dialogo con l’Islam: é quanto sottolinea il cardinale Jean-Louis Tauran. Intervistato da Hélène Destombes, il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso mette l’accento sul grande rispetto che Jorge Mario Bergoglio ha sempre avuto per i fedeli musulmani...

L'esperienza di Don Nur Nassar

La prima Messa di don Nur Nassar
Ha appena festeggiato il primo anniversario della sua ordinazione: «La fede islamica di mio padre e quella cattolica di mia madre sono state determinanti»
«Più gratitudine che dolore» di fronte a quel padre che ha sempre vissuto una fedeltà assoluta all’Islam e che un tumore al cervello ha portato via a soli 63 anni. Nonostante le difficoltà, don Nur Nassar riconosce con chiarezza le radici della sua vocazione sacerdotale nella testimonianza dei suoi genitori. Nella fede cattolica di mamma Ines «che quando le ho detto che sarei entrato in seminario è scoppiata a ridere perché non ci credeva» e in papà Adel, islamico, arrivato in Italia negli anni Settanta da Alessandria d’Egitto, che per un anno non gli ha più parlato, perché «è stato un macigno troppo grosso da ingoiare. Il primogenito che, non solo decide di battezzarsi, ma addirittura di diventare sacerdote…».


L'ultimo saluto a Nassar Adel Abdel Hafiez