Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



venerdì 10 gennaio 2025

#Cinque verbi sempre meno praticati di Gianfranco Ravasi

#Cinque verbi sempre meno praticati 
di Gianfranco Ravasi


Prendere il metodo proposto da tanto tempo, d’osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare.

Talvolta mi sono sentito in dovere di giustificare il genere letterario di questo “Breviario”, appeso com’è a una citazione. E sempre sono ricorso ovviamente a una citazione di un autore sulle cui pagine ho non di rado vendemmiato, Michel de Montaigne. Era lui stesso un “citatore” e si autogiustificava così nei suoi Saggi: «Faccio dire agli altri quello che non so dire bene, talvolta per la debolezza del mio linguaggio, altre volte per la debolezza della mia intelligenza». La considerazione che propongo mentre mi affaccio di nuovo sull’anno che si apre è ritagliata da un altro grande che offre appunto la possibilità di spremere in un paio di righe una riflessione ampia e variegata.

Si tratta di Alessandro Manzoni e del suo capolavoro I promessi sposi, che non è soltanto una grandiosa architettura narrativa, ma anche un arsenale di motti, detti, osservazioni, aforismi. È il caso della citazione proposta, affidata a una sorta di pentagramma di verbi. Proprio per la forza insita alle sue parole, non è necessario aggiungere molto altro, perché la sostanza è già stata detta dallo scrittore. Basta solo centellinare la sequenza ripetendola. Davanti a una persona o a un evento è indispensabile prima stare a vedere, poi ascoltare, in seguito confrontare con figure e casi analoghi e soprattutto pensare. Solo a questo punto si può parlare e giudicare. Si immagini quanto questo programma sia praticano nei dibattiti televisivi, ove il ritmo è: prima parlare, poi forse ascoltare e raramente pensare.

Concludendo, direi però che il citatore fa spesso un favore all’autore. Lo confessava Proust nei Guermantes: «Citando un verso isolato, se ne moltiplica la forza attrattiva».

(Fonte:“Il Sole 24 Ore - Domenica” - 5 gennaio 2025)