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venerdì 4 luglio 2014

L'attesa di mons. Bregantini e di tutto il Molise per l'abbraccio con Papa Francesco

Sabato 5 luglio Francesco si recherà in visita pastorale nelle diocesi di Campobasso e Isernia. Ad aprire la densa giornata sarà l’incontro del Papa con il mondo del lavoro e dell'industria, nell'Ateneo molisano. "La scelta di far convergere un'ampia rappresentanza dei lavoratori di questa Regione nel mondo universitario - spiega Nicola Lalli, Responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro - si fonda sulla convinzione che sia la formazione il viatico giusto per poter poi muovere le mani in maniera giusta. La mente e le mani unite in un coro solo per cercare un nuovo sistema per lavorare bene e con dignità, questa è la linea progettuale su cui vogliamo che il Molise venga rilanciato a livello nazionale. Solo così si possono insomma combattere le contraddizioni di questa terra". 

Una sola giornata, tre luoghi, sette tappe: la visita di Papa Francesco in Molise, in programma sabato 5 luglio, sarà intensa, ricca di avvenimenti e di segni.
Con un itinerario che seguirà la logica e lo stile che caratterizzano il pontificato, e che sembra essere in continuità anche con i temi toccati dall’arcivescovo di Campobasso-Boiano, monsignor Giancarlo Bregantini, nei testi scritti per la via crucis al Colosseo: il volto di Dio incontrato nei volti degli uomini di oggi chiamati a confrontarsi con i drammi della società e nei volti di chi soffre, e in quelli di chi cerca una speranza o una possibilità di riscatto.
Intanto nella regione è crescente l’attesa per questa visita...

Quando gli hanno telefonato dalla Segreteria di Stato vaticana per annunciargli che il Papa sarebbe venuto in Molise lui replicò: «Possibile? Questo papa lo vedrei più in Siria, che in Molise».Monsignor Giancarlo Bregantini, vescovo di Campobasso-Bojano, spiega una scelta inattesa che lo ha sorpreso. Tre anni fa il Molise aveva invitato Benedetto XVI in occasione del VI centenario del ritrovamento della statua della Madonna della Libera, recupero di una pagina importante della storia e della religiosità locali. 
Ora la visita di papa Francesco assume anche altri significati in una regione periferica. Sabato 5 luglio, Bergoglio va all'Università di Campobasso, prega in Cattedrale sulla tomba di monsignor Secondo Bologna, il vescovo di Campobasso ucciso durante il bombardamento della città il 10 ottobre 1943, mentre era raccolto in preghiera nella cappella del seminario. Celebra Messa e pranza con i poveri alla mensa della Caritas. Poi in elicottero si trasferisce al santuario mariano di Castelpetroso dove incontra i giovani e infine ad Isernia visita il carcere e nella Cattedrale apre l'anno di celebrazioni per Celestino V, Pietro da Morrone, nato a Isernia, il Papa del gran rifiuto, unico pontefice molisano.
- Monsignor Bregantini l'annuncio della visita prima lo ha sorpreso e poi?
«Ho pensato che il papa non vuole scartare nessuno, nemmeno noi molisani che siamo gli ultimi in Italia. Ma è una visita nel segno della continuità. Lui va nelle periferie: Lampedusa, Sardegna, Calabria, Molise».
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Il tema di questo viaggio, “Dio non si stanca di perdonare”, si innesta pienamente nel cuore di questo pontificato. Il mondo rurale insieme a quello del lavoro sarà quello certamente il più accarezzato da papa Francesco. Ma poi il Pontefice toccherà anche tutti gli altri mondi: quello della malattia, della povertà, della città, dei giovani, del carcere. Questo cammino sarà come una bellissima enciclica che il Papa ci lancerà». GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, sintetizza così i temi e le prospettive della visita pastorale di papa Francesco in Molise prevista per domani. Avvenire ha intervistato il presule – che è anche presidente della Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace – alla vigilia dell’arrivo del successore di Pietro.

In Molise ultimi preparativi per la visita, sabato prossimo, di Papa Francesco dal motto “Dio non si stanca di perdonare”. Il Pontefice sarà a Campobasso, Castelpetroso e Isernia. Nel corso della permanenza nelle due diocesi, il Santo Padre incontrerà il mondo del lavoro, gli ammalati, i giovani, i detenuti. Sull’attesa nel capoluogo.
Intervista a mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano

L'arcivescovo Bregantini parla del Papa in Molise
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Le diocesi di Campobasso e Isernia vivono in queste ore l’attesa per l’arrivo del Papa, sabato prossimo. Oltre alle due città, il Pontefice sarà anche al Santuario di Castelpetroso, dove incontrerà i giovani di Abruzzo e Molise. Ma come si sta vivendo l’attesa nel capoluogo molisano? 
Intervista al sindaco di Campobasso, Antonio Battista: