"Voci dei bambini nelle emergenze"
Unione Europea e UNICEF lanciano oggi in Italia la campagna "Voci dei bambini nelle emergenze" per far conoscere la condizione di milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo colpiti da crisi umanitarie causate da calamità, catastrofi e conflitti, – e offrire ad alcuni di loro l'opportunità di raccontare la propria storia.
L’Ambasciatore UNICEF Ewan McGregor sostiene la campagna a livello internazionale con un video in cui “presta” la sua voce a Mustapha, un bambino siriano che dopo essere fuggito dalla guerra nel suo paese ha attraversato il confine per raggiungere la Giordania.
«Milioni di bambini in tutto il mondo sono intrappolati in situazioni terribili che non dipendono da loro e che non possono controllare», ha affermato McGregor. «Oggi, sono onorato di prestare la mia voce a questi bambini. Tutti i bambini, ovunque, hanno il diritto di far sentire la propria voce sulle questioni che li riguardano.»
Nelle crisi umanitarie i bambini sono sempre i più vulnerabili e a rischio di malattie, malnutrizione, sfruttamento e abuso. Molti devono interrompere la scuola e subiscono gravi stress psicologici. Tutto ciò ha conseguenze a lungo termine nella loro vita e in quella della loro comunità.
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«Siamo molto felici di lanciare questa campagna congiunta proprio in occasione dell’inizio del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea; oggi sono 59 milioni i bambini di 50 paesi che vivono situazioni di emergenza» ha detto Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia.
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«Alcune delle storie dei bambini nelle emergenze fanno notizia, ma la maggior parte non sono mai state ascoltate», ha concluso il Direttore dell'UNICEF Anthony Lake. «La campagna 'Voci dei bambini nelle emergenze' permette ai bambini che vivono calamità naturali, conflitti e sconvolgimenti politici di raccontare le loro storie – come solo loro sanno fare».
La campagna
"Voci dei bambini nelle emergenze" vuole offrire ai bambini colpiti da calamità naturali, carestie, conflitti e sconvolgimenti politici l'opportunità di raccontare le loro storie, attraverso testimonianze e immagini.
Attraverso il sito web vocideibambini.it tutti possono contribuire a diffondere le voci di questi bambini “prestando” loro la propria voce. Oltre al sito italiano sono online siti della campagna in inglese, spagnolo, francese, italiano, polacco, greco e sloveno. Tutti i siti presentano video, foto, testimonianze e infografiche nelle rispettive lingue.
Ogni utente può condividere sui propri social media questi materiali, per aiutare i bambini a far sentire la propria voce, dimostrando che ognuno di noi può fare la differenza per loro.
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Leggi tutto: UNICEF e UE lanciano la campagna #vocideibambini
"Qui la vita è molto diversa", dice Aya. "Mi sento persa." Aya è una dei 50.000 rifugiati palestinesi che sono dovuti fuggire dalla Siria in Libano a causa del conflitto in corso. Ha lasciato tutto, anche i suoi amici e i nonni, in cerca di sicurezza.
Guarda il video: la storia di Aya
"Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non posso" dice Michel, 13 anni, di San Roque, nelle Filippine. Oltre ad aver distrutto la sua scuola, il tifone Haiyan ha anche ucciso la sua maestra.
Guarda il video: la storia di Michel
"È una vita dura. Mangiamo solo una volta ogni due giorni", racconta Chamsia. "La nostra unica speranza è il raccolto. Purtroppo quest'anno non è andata così bene."
Il Niger è stato colpito da ripetute crisi alimentari. Chamsia e suo marito, che è agricoltore, combattono per nutrire la loro bambina, che ora soffre di malnutrizione acuta grave. La piccola è solo una degli oltre 300.000 bambini in Niger ogni anno a rischio di morte per fame.
Guarda il video: la storia di Chamsia