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venerdì 11 luglio 2014

In primo luogo Dio – San Benedetto abate di Antonio Savone

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San Benedetto abate 
In primo luogo Dio...
di Antonio Savone


In un dialogo serrato tra Gesù e i suoi interlocutori, ai Giudei che protestano rivendicando di essere figli di Abramo, Gesù ribatte dicendo: “Se siete figli di Abramo fate le opere di Abramo”. Credo possa essere applicato anche a noi: “Se siete figli di Benedetto fate le opere di Benedetto”. cosa vuol dire avere Benedetto per padre?

Significa, in primo luogo Dio: tutto il resto è conseguenza. Benedetto si sente interiormente conquistato dall’amore che Dio ha rivelato in Cristo Gesù da non riuscire a preporgli nient’altro. Intuisce che la vita cristiana non è nient’altro se non la risposta grata a un Dio che ha preso l’iniziativa, Lui, di venirci incontro. Riesce, infatti, a mettere qualcuno al primo posto solo chi ha fatto esperienza dell’essere lui in cima ai pensieri di un altro. Io in cima ai pensieri di Dio: come potrei non corrispondergli adeguatamente riservandogli il posto che merita?

Il più grande desiderio che Dio nutre nei nostri confronti è di poter godere di una reciproca comunione. Il rapporto con lui ci restituisce la nostra identità più vera: quella di figli amati da sempre. Quando io ero “nessuno” Dio mi ha raccolto e quando addirittura ero “nulla” Dio mi ha creato. Quando smarrisco questa consapevolezza, la mia vita diventa un perpetuo mendicare riconoscimenti e approvazioni pur di sentirmi qualcuno. Smarrito il rapporto con Dio, io corro il rischio di non sapere chi sono e cosa posso diventare.

Non c’è progetto di vita a prescindere da questa struttura di base da cui siamo costituiti. Io non sono il frutto di un caso né sono al mondo per un cieco destino. Sono il frutto maturo di un amore eterno. Quando questa consapevolezza ridiventa viva dentro di noi, la vita si declina come “stupore adorante, silenzio orante, ascolto devoto, lode gioiosa”...