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domenica 6 luglio 2014

L’umanità di Gesù conosce le fatiche della fede - Lectio del Vangelo di Silvano Fausti


XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Lectio del Vangelo di Silvano Fausti






L’umanità di Gesù conosce le fatiche della fede


«Il percepirsi come dono d’amore è la cosa fondamentale della vita e Gesù è il primo che percepisce tutto se stesso come dono d’amore del Padre, a differenza di Adamo che volle rapire il dono, l’eguaglianza con Dio». Silvano Fausti spiega così il brano del vangelo di oggi.

Tutto il capitolo 11 del vangelo di Matteo è un capitolo di crisi, dove si pone l’umanità di Gesù che realizza l’umanità del povero, dell’afflitto, del puro di cuore, di colui che realizza il Regno di Dio proprio in queste condizioni. Gesù nella sua umanità è lo scandalo, l’inciampo. 

Matteo 11, 25-27
In quel momento Gesù disse: «Ti benedico Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio. Nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

Questo brano dalle parole molto semplici, è lo squarcio più sublime sul mistero di Dio all’interno dei Vangeli sinottici: ci mostra chi è Gesù e che cosa dona all’uomo la sua umanità. Gesù è il Figlio che dice sì all’amore del Padre e che dona a noi la stessa conoscenza che lui ha del Padre: cioè ci fa entrare nella Trinità. Quindi, questo brano è il vertice di tutta la Rivelazione e rivela la grande dignità dell’uomo: è figlio.


Il testo è una sintesi redazionale della lectio divina tenuta nella Chiesa di San Fedele in Milano nel corso di vari anni. L’audio originale può essere ascoltato qui.