"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO ANNO C
Il Regno di Dio non è questione di parole. Il suo annuncio si traduce sempre nell'assunzione della fragilità dell'uomo e dei suoi bisogni come frutto della Parola proclamata che si fa Pane per la vita di tutti. E adesso questo Pane diventa vita e forza per coloro che, liberamente, decidono di seguire il Maestro sulla via che conduce a Gerusalemme. L'evangelista utilizza il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci come allusione alla Cena di Pasqua, l'anticipazione del Mistero Eucaristico della morte e resurrezione di Gesù. Cuore del brano è il versetto 16, che riprende le parole dell'ultima cena. Adesso la presenza di Dio, che nell'Esodo sazia e conduce a salvezza Israele, è sostituita da Gesù, il Kyrios, che si fa Pane di salvezza per noi. Gesù non è presentato come un nuovo Mosè, ma come Dio stesso che sfama e salva il suo popolo. I Dodici, che nel tempo e nella storia ne continueranno l'azione, sono solo i servi non i padroni di questo banchetto. A loro spetta di convocare, accogliere, ricevere e distribuire a tutti, nel Nome di Gesù, il Pane che Gesù ha spezzato e condiviso. E' il Pane Benedetto offerto a tutti: buoni e cattivi, giusti e peccatori. E' il Pane di Vita Eterna, la Vita del Padre, che si fa dono d'amore per i figli. E' il Pane che introduce nel Mistero del Regno, progetto di vita e d'amore per il mondo. E' il Pane vivo disceso dal Cielo che si può e si deve raccogliere, perché, «a differenza della manna, il Pane della Vita non marcisce mai, anzi ha il potere di preservare dalla morte coloro che ne mangiano» (cit.)