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mercoledì 25 giugno 2025

Tonio Dell'Olio Si vis pacem

Tonio Dell'Olio
 
Si vis pacem



PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI  IL 25 GIUGNO 2025

L’affermazione della premier Meloni nella sua comunicazione al Senato doveva avere il potere di mettere a tacere tutti.

Si rifaceva alla sapienza degli antichi romani, mostrava un’efficacia evidente secondo il buon senso e rispondeva a un’emergenza assoluta come il desiderio di pace. Ha detto: “La penso come i romani – dice Meloni citando la famosa locuzione latina si vis pacem para bellum –. Quando ti doti di una difesa non lo fai per attaccare, la pace è deterrenza, se si hanno dei sistemi di sicurezza e difesa solidi si possono più facilmente evitare dei conflitti”. 

Quella dottrina, però mostra solo un “piccolissimo” difetto: è stata seguita negli ultimi duemila anni e non mi pare che sia mai (dico mai) riuscita a evitare un conflitto armato. Personalmente credo che, al contrario, armarsi abbia piuttosto favorito il ricorso all’uso della forza. 

Le affermazioni della presidente del consiglio sono pertanto false e ingannevoli di fronte alla prova della storia ma rischiano persino di diventare gravemente offensive davanti alle vittime e alle loro famiglie, alla sofferenza di tanti e alla distruzione cui assistiamo su larga scala. 

Giusto per citare gli ultimi avvenimenti, l’Iran, credendo nella medesima affermazione della Meloni, voleva esattamente la pace armandosi – come altre nazioni – con testate nucleari. Israele ha sempre creduto fermamente nel detto degli antichi romani ma non è riuscito a fermare il terrorismo del 7 ottobre e potremmo continuare all’infinito.