IV Domenica Avvento (ANNO A)
22.12.2013
Omelia di P.Gregorio Battaglia
Fraternità Carmelitana
di Pozzo di Pozzo di Gotto
... Il motivo del nostro rallegrarci è legato ad una cosa davvero straordinaria, perché il Signore è vicino, perché il Signore si è fatto così vicino da chiamarci fratelli, si è legato alla nostra umanità, l'ha voluta sposare questa nostra umanità, non siamo più degli estranei, non siamo delle cose lontane o delle semplici creature per Lui, molto più che creature, parti di Lui.
Questo è il motivo del nostro rallegrarci, anche se abbiamo tanti motivi per non essere lieti, sono quei motivi che turbano, che rendono pensosa la nostra esistenza...
Il Signore vuole farsi chiamare con un nome particolare: Emmanuele - Dio con noi, con noi, nella nostra fatica, nei nostri smarrimenti, nelle nostre gioie, con noi...
Vorrei partire da quel segno... ai piedi dell'altare... un ceppo, radici di un albero di ulivo, delle pietre; radici secche e pietre dove è impossibile possa nascere l'erba sono i segni di un'umanità che parla di un fallimento... ma dietro ques'immagine è come se ascoltassimo il profeta Isaia che dice: "Rallegrati perché dal ceppo di Iesse sta nascendo un virgulto" c'è una speranza, Dio è all'opera, anche lì dove sembra che tutto è chiuso e non c'è più nulla da fare Dio è all'opera...
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