"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica
di Santino Coppolino
Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica
di Santino Coppolino
"Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino".
La conversione proclamata da Giovanni non riguarda un ritorno alle pratiche religiose, ma è l'invito ad aderire ad un progetto di vita nuovo, a valori che hanno una ricaduta sugli atteggiamenti da tenere con gli altri, ad orientare diversamente la vita, a "cambiare mentalità", questo il significato del verbo greco: METANOEITE.
E come segno visibile di ciò, Giovanni propone al popolo un battesimo, un'immersione, che simboleggia e sintetizza la morte dell'uomo vecchio e la rinascita di quello nuovo, il nuovo Adamo, quello uscito dalle mani e dalle viscere di Dio. La novità che il Battista col suo annuncio ci porta, è che il Regno non giungerà agli uomini per un intervento miracolistico, quasi una magia da parte di Dio, ma la sua realizzazione richiede la collaborazione attiva degli uomini. Giovanni è ben cosciente che il battesimo rimane sempre un segno, un simbolo, insufficiente per la realizzazione del Regno, e che occorre una nuova forza che aiuti l'uomo ad uscire dalla sfera del fallimento del peccato, c'è bisogno di colui che "immergerà in Spirito Santo e fuoco", di colui cioè che ci comunicherà la stessa vita e lo stesso amore di Dio: Gesù di Nazareth.
"Allora usciva verso di lui Gerusalemme e tutta la Giudea e tutta la zona circostante il Giordano", è un nuovo Esodo (usciva) di popolo, e questa volta in senso inverso, dalla terra promessa - divenuta terra di schiavitù - verso il mondo intero, verso una patria che non ha confini di territorio, di religione o di razza, una patria grande come grande è il cuore stesso di Dio.
Mettiamoci allora in cammino, certi che la libertà e la salvezza promesse mai le troveremo nelle nostre sicurezze umane, ma che solo in Gesù esse trovano la loro piena realizzazione, nella consapevolezza che "al Signore è stato più facile far uscire Israele dal cuore dell'Egitto, che l'Egitto dal cuore di Israele".
(Detto popolare Ebraico)