Come vivere il Natale?
- Gesù, 'migrante speciale',
ci invita ad essere profezia -
Mons. Francesco Montenegro,
arcivescovo di Agrigento
Estratto della relazione tenuta il 21 novembre a Cefalù
Noi Cristiani siamo un po' strani, ora arriva Natale e tutti ci metteremo davanti al presepio, alla grotta con gli occhi lucidi e dicendo ancora per un anno che non è giusto il trattamento avuto da Gesù, da Maria e da Giuseppe, come non fu giusto il trattamento della croce fuori dalla città.
Gesù da bambino è stato un migrante, è andato in Egitto per sfuggire ad Erode, è tornato nella sua terra, ha percorso la Galilea e dalla Galilea è andato a Gerusalemme; Gesù buona parte della sua vita l'ha passata per strada, il Vangelo ce lo mostra in cammino e a chi gli chiede: "Senti, dov'è che possiamo venire per trovarti?" "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli il loro nido, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".
Perchè questo migrante speciale riesce a commuoverci e a creare reazioni in noi e non succede lo stesso con gli altri migranti come Lui? ...
Dopo 2000 anni di cristianesimo la storia non cambia, forse peggiora; il guaio è che in questa storia oggi ci siamo noi, allora ce la potevamo prendere con quella gente dal cuore duro, oggi ci dobbiamo guardare un po' allo specchio e dire: "e io?"
...
Guarda il video