Natale del Signore
25/12/2013
Omelia di P. Aurelio Antista
Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto
"Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio" così abbiamo ripetuto più volte nel canto del Salmo responsoriale. Questa salvezza di Dio che abbiamo veduto e contemplato è la realizzazione di quell'annuncio che nella Messa di mezzanotte ci è stato rivolto: «ecco - l’angelo del Signore disse ai pastori - vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
La salvezza che siamo invitati a contemplare è questo bambino, è questo salvatore che si fa bambino, Dio si fa umano, Dio ci visita coinvolgendosi nella nostra storia, nella nostra esperienza umana, si fa uno di noi, compagno del nostro viaggio, si fa figlio dell'uomo, Lui Figlio di Dio, si fa fratello di ciascuno. Il paradosso della fede cristiana è proprio qui che Colui che è il Salvatore si presenti a noi nelle vesti e nelle sembianze di un bambino piccolo, fragile, debole, bisognoso di accoglienza, bisognoso di cure come ogni bambino che nasce a questo mondo...
La salvezza che siamo invitati a contemplare è questo bambino, è questo salvatore che si fa bambino, Dio si fa umano, Dio ci visita coinvolgendosi nella nostra storia, nella nostra esperienza umana, si fa uno di noi, compagno del nostro viaggio, si fa figlio dell'uomo, Lui Figlio di Dio, si fa fratello di ciascuno. Il paradosso della fede cristiana è proprio qui che Colui che è il Salvatore si presenti a noi nelle vesti e nelle sembianze di un bambino piccolo, fragile, debole, bisognoso di accoglienza, bisognoso di cure come ogni bambino che nasce a questo mondo...
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