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venerdì 13 dicembre 2013

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA CELEBRAZIONE DELLA XLVII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 1° GENNAIO 2014 FRATERNITÀ, FONDAMENTO E VIA PER LA PACE


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
PER LA CELEBRAZIONE DELLA 
XLVII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 

1° GENNAIO 2014

FRATERNITÀ, 
FONDAMENTO E VIA PER LA PACE

1. In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l’augurio di un’esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il desiderio di una vita piena, alla quale appartiene un anelito insopprimibile alla fraternità, che sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare.
Infatti, la fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura. E occorre subito ricordare che la fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre. La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore.
Il numero sempre crescente di interconnessioni e di comunicazioni che avviluppano il nostro pianeta rende più palpabile la consapevolezza dell’unità e della condivisione di un comune destino tra le Nazioni della terra. Nei dinamismi della storia, pur nella diversità delle etnie, delle società e delle culture, vediamo seminata così la vocazione a formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri. Tale vocazione è però ancor oggi spesso contrastata e smentita nei fatti, in un mondo caratterizzato da quella “globalizzazione dell’indifferenza” che ci fa lentamente “abituare” alla sofferenza dell’altro, chiudendoci in noi stessi...

Papa Francesco ha un progetto per l’umanità. Quello di riportarla alla sua «dimensione essenziale», alla «fratellanza». E indica un punto preciso da cui iniziare il cammino: la famiglia, «sorgente primaria di ogni fraternità» e dunque anche «fondamento» e «via primaria della pace». Appare perciò naturale che il messaggio per la giornata mondiale della pace 2014 sia incentrato sulla declinazione della fraternità in tutti i suoi aspetti. Ed è in questo senso significativo che l’immagine iniziale proposta sia quella di Caino e Abele, testimoni a un tempo del fatto che «l’umanità porta iscritta in sé una vocazione alla fraternità» ma anche la «possibilità drammatica del suo tradimento». Con tutto il suo bagaglio di «egoismo quotidiano» che è alla base di «tante guerre e tante ingiustizie».
L’analisi del Pontefice prosegue ribadendo il radicamento della fratellanza nella paternità di Dio: non una «paternità generica» specifica il Papa, ma fondata «sull’amore personale, puntuale e concreto di Dio per ciascun uomo». Ed è questo ciò che impedisce di «rimanere indifferenti davanti alla sorte dei fratelli». Oggi invece siamo costretti ad assistere «con preoccupazione — nota il Santo Padre — alla crescita di diversi tipi di disagio» e a sempre nuove forme di povertà per superare le quali sarebbero sufficienti «politiche efficaci che promuovano il principio di fraternità» e non lo scarto.
Ma l’affermarsi della fraternità, aggiunge il Pontefice, dipende anche altri fattori, non ultima la scelta di vivere «stili di vita sobri ed essenziali» da parte di chi può scegliere di condividere con gli altri i propri beni...