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martedì 7 luglio 2020

Dopo 36 giorni di preghiera e digiuno in una grotta, Fratel Biagio scrive una lettera...

Dopo 36 giorni di preghiera e digiuno in una grotta,
Fratel Biagio scrive una lettera...


Dal gruppo facebook Pace e Speranza - Fratel Biagio (06/07/2020):


Fratel Biagio vive in una grotta da oltre 36 giorni e qui prega e digiuna per chiedere a Dio la liberazione dai tanti mali, troppi mali che oggi stanno influenzando e condizionano la vita degli uomini, fino al punto da illuderli spesso con un apparente piacere iniziale per poi renderli infelici, vuoti e disperati.
Alcuni mali si possono allontanare solo con la preghiera e il digiuno, questo ce lo dice nostro Signore Gesù nel Vangelo.
La Fede in Dio, la Comunione di preghiera, e il forte desiderio di vivere nell'amore di Dio e dei fratelli siano le strade che ogni uomo possa percorrere per costruire tutti insieme un mondo migliore e più giusto.

Oggi Fratel Biagio ci dona una lettera indirizzata a tutti i popoli.
Leggiamola con il desiderio e lo stupore di chi scopre di vivere in un luogo meraviglioso che è la terra abitata da uomini e donne fatti per amare anche nelle diversità.

Lettera a tutti i popoli

Grazie al virus: si scopre di essere tutti uguali, sembravamo popoli diversi ma ci stiamo rendendo conto di avere tutti un cuore, una mente, gli occhi, il naso, la bocca, le orecchie, le mani, i piedi. Può cambiare il colore, la cultura, la religione, il cuore batte lo stesso, il sangue scorre uguale nelle vene, anche l’aria che respiriamo è la stessa; ecco che si scopre che siamo tutti uguali, siamo preziosi essere umani e non diversi, ma ancor più siamo tutti fratelli e sorelle, preziosi figli di Dio, anche se di nazioni diverse, di diverso credo e chi non crede. Chiaro che i vari popoli sono una risorsa e per questo non dobbiamo realizzare distanze, divisioni, ancor peggio muri, ma dobbiamo aiutarci e rispettare gli uni e gli altri. Se un popolo è in difficoltà anche gli altri popoli non sono tranquilli e ne soffrono vedendo tale popolo che è affamato e abbandonato. E così è doveroso che scatti dal nostro cuore la solidarietà, l’aiuto, il soccorso; abbattendo quei muri che ci dividono, i confini, le distanze. Abolendo così quelle leggi sbagliate che ci separano dal nostro prossimo, cioè dal nostro simile e dagli altri popoli. Dobbiamo accoglierci gli uni con gli altri per creare e realizzare ancor di più l’Unione Europea e al più presto quella mondiale. E’ nel dialogo e nell’unità e nel vincolo della pace che si abbattono i rancori, l’odio e si scongiurano le guerre. Il buon Dio vero è che ha fatto tanti popoli e diversità ma ama e desidera che viviamo come un unico popolo, un'unica famiglia, nella vera fratellanza, nella solidarietà e nel rispetto nella pace e nella giustizia. Nel rispetto delle diversità, nel rispetto delle varie culture, delle religioni e i non credenti; è giusto scoprire e riconoscerci che siamo tutti preziosi fratelli e sorelle, per chi ancora non è credente è chiaro che siamo preziosi essere umani. Ecco il profondo significato dell’aiuto e dell’unione di tutti i popoli, così allontaneremo i pericoli assicurando la pace ai vicini e ai lontani e così liberi da ogni male possiamo tutti insieme ricostruire un mondo migliore, più giusto e più ospitale. «Ti lodino i popoli Dio, ti lodino i popoli tutti»