perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino
Il male non alberga soltanto nel mondo, ma anche all'interno della Comunità di Gesù, in ognuno di noi. Vorremmo una Chiesa sempre senza macchia fatta di puri, di perfetti, ci affanniamo inutilmente a sradicare il male, dentro e fuori di noi, correndo però il rischio di compiere disastri ancora peggiori, dimenticando che questo lavoro non compete a noi. Siamo una comunità di santi e di peccatori, sempre chiamati a sconfiggere il male con il bene, a non condannare, ma a scusare e a perdonare il fratello «settanta volte sette» (Mt 18,22). La vittoria definitiva sul male avverrà solo alla fine dei tempi e sarà opera di Dio. Il nostro invece è il tempo della pazienza, perché possiamo giungere alla salvezza, e della misericordia, che senza alcun merito ci viene donata, perché per mezzo di essa possiamo diventare «figli del Padre nostro che è nei cieli, il quale fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Mt 5,45)