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venerdì 26 settembre 2025

Tonio Dell'Olio: Il rifiuto del silenzio come segno di pace

Tonio Dell'Olio
 
Il rifiuto del silenzio come segno di pace

PUBBLICATO IN MOSAICO DEI GIORNI  26 SETTEMBRE 2025


Il 22 settembre di protesta e manifestazioni contro la guerra, ovvero per la pace, è stata una giornata storica nella vita del nostro Paese.

È stato un sussulto di civiltà, un risveglio delle coscienze, uno scatto di dignità. La presenza di tanti giovani che non ne hanno approfittato per evitare le lezioni ma sono scesi concretamente per strada per garantire presenza e convinzione, è uno dei segni più belli di speranza che si potessero sperare! 

E in questi giorni l’onda dell’indignazione prosegue – eccome – con decine e decine di iniziative che superano il muro del silenzio e stanno costringendo il governo a muovere la propria posizione un po’ più in là. Identificare quella partecipazione con i disordini avvenuti, con i danni causati da pochi infiltrati o esaltati che non c’entravano nulla, è un errore in malafede che rende ciechi o quantomeno strabici. 

C’è un mondo che rifiuta il silenzio perché lo avverte come segno di complicità e connivenza e che non si rassegna alla ineluttabilità della guerra. C’è un mondo intero che si ribella all’omicidio/suicidio collettivo pianificato e realizzato nell’unica forma ipocritamente consentita che è la guerra. 

Non mi pare cosa di poco conto! 
Ed è questa pace che germoglia dalla terra come segno tenue e mite di futuro che ci tiene a galla.

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Vedi anche il post precedente (all'interno altri link):