Laurea ad honorem in psicologia a don Luigi Ciotti:
“Sulla strada ho cercato di saldare il cielo e la terra”
La motivazione del prestigioso riconoscimento da parte dell'Università di Parma è per “l’impegno sociale nell’accogliere le varie forme di disagio e nel proporre interventi innovativi, l’alto senso etico, il richiamo alla responsabilità delle azioni individuali e collettive, l’adesione a una visione delle comunità educanti fondata su legalità e giustizia sociale”
È stata tutta incentrata sul “noi” la lectio doctoralis di don Luigi Ciotti, neo laureato ad honorem in Psicologia dell’intervento clinico e sociale dell’Università di Parma. Un “noi” comprensivo, ha detto il fondatore del gruppo Abele e dell’associazione Libera venerdì 27 novembre durante la cerimonia di conferimento, delle persone che lavorano con me e un “noi” che significa lavorare insieme per contrastare “un sistema potete e diffuso” e favorire la legalità partendo da “una rivoluzione culturale ed educativa. Occorre un impegno in cui ciascuno di noi può e deve dare un contributo, un impegno che parte dal basso ma prima ancora deve partire dal di dentro, dall’inquietudine e della ribellione delle coscienze, da un cambiamento non solo preteso ma testimoniato dalle scelte”. Ecco perché – ha spiegato – “la parola che più mi preoccupa oggi è neutralità”. E ha aggiunto: “Non si può essere cittadini a intermittenza , dobbiamo essere cittadini responsabili. La società forte è quella che accoglie, quella che respinge è una società debole che si crede forte”.

“Non sono umanamente accettabili provvedimenti come quello sui migranti”,
ha scandito. Del resto la motivazione del prestigioso riconoscimento non lascia spazio all’interpretazione: “Per l’impegno sociale nell’accogliere le varie forme di disagio e nel proporre interventi innovativi, l’alto senso etico, il richiamo alla responsabilità delle azioni individuali e collettive, l’adesione a una visione delle comunità educanti fondata su legalità e giustizia sociale”. Valori che ha sottolineato anche il rettore Paolo Andrei: “L’impegno e la perseveranza di don Ciotti, possono essere di grande stimolo per la nostra comunità accademica. Potremmo raggiungere traguardi straordinari nei processi educativi e formativi, solo se sapremo orientare eticamente i nostri comportamenti, volendo tenacemente promuovere e difendere la dignità di ogni persona umana. La figura di don Ciotti possa essere per tutti noi esempio e monito per il nostro agire quotidiano anche all’interno dell’Università”.
Nel quotidiano di don Ciotti c’è la strada, “il luogo in cui gli individui si riconoscono come persone, depongono le maschere – ha spiegato il sacerdote -. La relazione è l’essenza della vita. È attraverso gli altri che ci realizziamo che diventiamo pienamente persone, gli altri sono i termometri della nostra umanità”.
La strada per don Luigi “è anche il luogo dove ho cercato di saldare il cielo e la terra, la fedeltà a Dio, con tutti i miei limiti e con l’impegno per la giustizia a cui richiama il Vangelo”.

Una strada da percorrere insieme, come una comunità che deve portare alla “promozione dei diritti umani, sociali e civili, tutela dell’ambiente e del creato, impegno per la dignità e la libertà delle persone. È da qui che dobbiamo ripartire per costruire speranza e giustizia, consapevoli che solo insieme un desiderio di cambiamento diventa forza di cambiamento. Non dobbiamo mai perdere la speranza, mai. La nostra speranza è dare speranza a chi l’ha perduta. È un imperativo etico”, ha concluso don Ciotti.
(fonte: Sir, articolo di Matteo Billi 23/11/2018)
... Una cerimonia intensa e partecipata che ha costituito anche l’apertura ufficiale dell’anno accademico 2018-19. Aula Magna gremita: presenti numerose autorità, esponenti del mondo della cultura e dell’associazionismo, docenti, studenti e cittadini. Tutti insieme per prendere parte al tributo dell’Università di Parma al fondatore del Gruppo Abele e di Libera: alla vita e all’esempio del sacerdote che dell’impegno civile e sociale, dell’attenzione ai più deboli e della lotta alla criminalità ha fatto da sempre la propria bandiera.

«Questa Laurea ad honorem – ha aggiunto - celebra un uomo la cui vita è stata da sempre orientata all’attenzione e all’aiuto ai più deboli e agli emarginati, a cominciare dal sostegno verso gli adolescenti in contesti difficili e nelle carceri minorili, e poi verso i tossicodipendenti, le giovani vittime della tratta per la prostituzione, e verso tutte le forme di disagio sociale in cui troppo spesso cadono soggetti fragili, che non trovano supporto né nelle proprie famiglie, né in altri contesti sociali».
A Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, è spettata la lettura della motivazione della Laurea ad honorem, conferita «per l’impegno sociale nell’accogliere le varie forme di disagio e nel proporre interventi innovativi, l’alto senso etico, il richiamo alla responsabilità delle azioni individuali e collettive, l’adesione a una visione delle comunità educanti fondata su legalità e giustizia sociale».

Tutti temi ribaditi dallo stesso don Ciotti nella sua lectio doctoralis, intitolata appunto Le persone, la strada, l’ambiente, la vita: l’intervento sociale come etica della responsabilità.

Leggi tutto: Don Ciotti: "Intervento sociale come etica della responsabilità". Laurea ad honorem dall'Università di Parma
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Guarda il video integrale della cerimonia
I momenti più significativi:
Discorso del Rettore Paolo Andrei 15:15
Lettura della motivazione della Laurea ad honorem dal prof. Diego Saglia 30:00
Laudatio pronunciata dalla prof.ssa Luisa Molinari 34:35 (testimonianza di Rosi Bindi 36:05 - mons. Matteo Zuppi 39:00 - Margherita Asta 41:57)
Discorso del Rettore Paolo Andrei 15:15
Lettura della motivazione della Laurea ad honorem dal prof. Diego Saglia 30:00
Laudatio pronunciata dalla prof.ssa Luisa Molinari 34:35 (testimonianza di Rosi Bindi 36:05 - mons. Matteo Zuppi 39:00 - Margherita Asta 41:57)
Vestizione del laureando, consegna di diploma di laurea e tocco 1:01:10