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domenica 9 agosto 2020

"Un cuore che ascolta lev shomea" - n. 40/2019-2020 (A)

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

XIX Domenica del Tempo Ordinario (ANNO A) 

Vangelo:

Il mare, personificazione del male, luogo abitato dai mostri, è figura del mondo con le sue contraddizioni, realtà di morte dove, nostro malgrado, siamo coinvolti dalle tempeste che spesso ci vedono soccombere. La barca, simbolo della Chiesa comunità di fratelli, ci offre una possibilità di salvezza, ma dalla quale, una volta a bordo, non si può più fuggire: o si giunge sani e salvi all'altra riva o si va a fondo. «La traversata avviene sempre di notte, con i venti contrari, sospesi sull'abisso che ci vuole ingoiare» (cit.). E' la condizione della Chiesa, di Pietro e di ognuno di noi che, se ci poniamo in ascolto obbediente del Signore, saremo capaci di camminare sulle acque, di non sprofondare nella morte, ma se lasciamo che le nostre paure abbiano la meglio, senza dubbio coleremo a picco. Il Signore intanto sembra assente, sordo al nostro desiderio di salvezza, quasi fosse un fantasma che nulla può davanti al male. «Gesù però non è un fantasma, ma IO-SONO» (cit.); egli è sempre il Dio-con-noi, il Dio-che-Salva, che ci salva traendoci fuori dai vorticosi gorghi della morte. Egli è «potenza di Dio per la salvezza di ogni credente» (Rm 1,16), se solo avremo il coraggio, l'umiltà e la forza di gridare; «Signore, salvaci!».