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domenica 8 dicembre 2019

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 2/2019-2020 (A) di Santino Coppolino


"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino






Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
a cura di Santino Coppolino

(II domenica di Avvento anno A)
Solennità  Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Vangelo:


Il mistero dell'incarnazione è l'incontro tanto atteso che Dio ha voluto da tutta l'eternità, l'evento in vista del quale il tempo ha avuto inizio e tutto è stato creato, la gioia dello Sposo che finalmente trova la sposa, il coronamento del sogno d'amore di Dio per l'uomo. Questo «» è il fine per cui Dio stesso è entrato nella storia, che è quello di accogliere e generare la Sua Parola, da cui tutto ha principio. La Parola ineffabile ora può essere pronunciata perché il Dio Altissimo lascia i cieli dei cieli e si rende visibile nella carne di un bambino, senza più abbandonarci. La scena precedente (1,5-25) si svolge nella sacralità del tempio, ma Zaccaria rimane muto perché sordo alla promessa del Signore, adesso, invece, nella casa di Maria, perché in lei Dio ha trovato la casa di cui il tempio è figura. Attraverso il  «» di Maria non è più l'uomo che edifica una casa a Dio, ma è Dio che diventa la casa di quanti lo accolgono. La nostra umanità diventa la «Dimora di Dio e Dio diventa la nostra Dimora» (cit.). Maria è figura di ogni uomo che, nella Fede, accoglie in sé la Salvezza umanamente inconcepibile (Jehoshua = Dio è Salvezza): il Dio-con-noi! 
Anche noi allora insieme a Maria, siamo chiamati e inviati a raggiungere ogni fratello «fino gli estremi confini della terra» fino a quando il mistero d'amore e di misericordia che si è compiuto in lei sia compiuto in tutti gli uomini.