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sabato 7 dicembre 2019

"La radice umana della crisi ecologica: Laudato si’ cap. III" di Raffaella Campo (VIDEO INTEGRALE)

"La radice umana della crisi ecologica: 
Laudato si’ cap. III" 
di Raffaella Campo
(VIDEO INTEGRALE)


Relazione tenuta il 6 novembre 2019
nell'ambito dei

Mercoledì della Spiritualità 2019
PER AMORE DI NOSTRA MADRE TERRA 
- Lettura della Laudato si’ di papa Francesco.
Proposta di una ecologia integrale - 
promossi dalla 
Fraternità Carmelitana
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

        Nel capitolo terzo dell’enciclica Laudato si’ Papa Francesco analizza la radice umana della crisi ecologica riallacciandosi direttamente ad un’affermazione contenuta nel paragrafo 53: «Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli». Il pontefice promuove una coraggiosa rivoluzione culturale invitando a riflettere sulle contraddizioni insite nell’attuale modello di sviluppo economico e sociale.
... 
È di fondamentale importanza – sostiene Bergoglio – comprendere che «Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale». 
Bisogna comprendere che “Tutto è connesso” e che il rapporto uomo-mondo deve basarsi su altri e alti valori umani quali la conoscenza, la volontà, la libertà e la responsabilità. 
Può forse in questa sede essere utile ricordare che l’etica della responsabilità è al centro di un celebre saggio del filosofo tedesco Hans Jonas, intitolato “Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica”. Alla fine degli anni ’70 Jonas, partendo dalla constatazione che l’uomo è diventato per la natura più pericoloso di quanto un tempo la natura lo fosse per lui, pose il problema non solo della sopravvivenza, ma anche dell’unità della specie e della dignità della sua esistenza. Tra il “principio di speranza” di Ernst Bloch e il “principio di disperazione” di Gunther Anders, Jonas proponeva il principio di responsabilità, della responsabilità nei confronti di chi è presente e di chi verrà dopo di noi; il filosofo sottolinea come esista un dovere dell’umanità a esserci che non va confuso con i dovere di esistere del singolo, un dovere verso l’esistenza deve essere una priorità in tutti i campi della vita umana. 
Il fatto che la riflessione di Jonas risulti attuale significa che la meta è ancora lontana, che i progressi e i rimedi sono stati finora troppo lenti e insufficienti.

... le parole del Pontefice possono rappresentare oggi un autentico faro nella notte, capace di guidare gli uomini verso la formazione di una nuova coscienza ecologica condivisa, in grado di garantire la sopravvivenza del genere umano nelle migliori condizioni possibili, attraverso un tipo di progresso più sano, più sociale, più integrale.