Tra meno di un mese cadrà il cinquantesimo anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II: l’11 ottobre 1962 papa Giovanni XXIII pronunciò la famosa allocuzione Gaudet mater ecclesia che diede inizio ai lavori conciliari manifestando l’intenzione e le aspettative del papa che aveva convocato quell’assise di tutti i vescovi del mondo solo cento giorni dopo la sua elezione alla cattedra di Pietro. È su quel mattino di ottobre che si apre Ritrovare il concilio (Einaudi, pp. 132, € 10,00), l’appassionato e scorrevole libro di Giuseppe Ruggieri: l’autore era all’epoca giovane studente di un collegio ecclesiastico romano ed era stato “assunto” tra gli stenografi latini incaricati di annotare gli interventi dei padri conciliari e stendere i verbali delle congregazioni, le sedute quotidiane del Vaticano II. Ruggieri l’11 ottobre era dunque in San Pietro, testimone attonito e privilegiato di un evento di cui avrebbe ben presto capito la rilevanza epocale. Ma nel suo breve saggio i ricordi autobiografici sono limitati alla breve Premessa. Subito dopo, il vivace stenografo siciliano lascia il posto al teologo che ha grande dimestichezza anche con la storia della chiesa e che cerca di “ritrovare il concilio”, appunto, scandagliando quattro grandi assi del dibattito e dei conseguenti documenti conciliari: la parola di Dio, la storia, la chiesa, gli altri.
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- scheda del libro Ritrovare il Concilio di Giuseppe Ruggieri
- Discorso di Benedetto XVI ai Vescovi partecipanti al Convegno promosso dalla Congregazione per i Vescovi (20 settembre 2012)
- Discorso di Giovanni XXIII di apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, 11 ottobre 1962
- Discorso di Giovanni XXIII di chiusura del I periodo del Concilio, 8 dicembre 1962
Apertura del concilio ecumenico Vaticano II