"Un cuore che ascolta - lev shomea"
"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
La pericope, alla luce della Parola di Gesù, ci presenta l'atteggiamento che deve assumere la comunità dei credenti sul matrimonio . E' il sogno che il Padre ha sull'umanità «fin dal principio», che cioè ogni uomo è capace di amare con la medesima fedeltà con cui Dio lo ama. La Parola pronunciata da Gesù dà al matrimonio una dignità divina che né giudaismo, tanto meno il paganesimo, avevano. Gesù contro ogni consuetudine umana, non considera affatto la liceità del divorzio richiamando coloro che lo ascoltano al senso autentico e fedele del comandamento di Dio. Il progetto di Dio sull'umanità è l'unità, nell'amore, unità che sta a fondamento di tutta la creazione, così mirabilmente espressa nel matrimonio, che è fin dal principio simbolo del rapporto di amore fra Dio e il suo popolo. E' proprio sull'amore e sulle sue esigenze che si gioca il nostro essere cristiani, e le sue condizioni non sono quelle del possesso del partner, ma della totale condivisione della vita, la piena consegna di sé nelle mani dell'altro/a, per potere accogliere con semplicità e in totale abbandono, come fanno i bambini, il dono della vita. Solo a chi si fa come loro - senza diritti, senza sicurezze, senza pretese, senza possedere niente - appartiene il Regno di Dio.