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giovedì 28 ottobre 2021

Tonio Dell'Olio Essere donne in Afghanistan

Tonio Dell'Olio
Essere donne in Afghanistan 

Pubblicato in Mosaico dei Giorni il 28 ottobre 2021


Se l'occidente, dopo aver fallito miseramente e tragicamente in 20 anni di occupazione militare in Afghanistan, adesso tace e si volta dall'altra parte anche davanti al dramma della miseria e delle donne, dovrà vergognarsene davanti alla storia.

Le scarne notizie che provengono da quella terra senza pace, raccontano cose raccapriccianti sulla diffusione della miseria (chiamarla povertà non renderebbe) e sulla condizione in cui versano le donne. La situazione diventa ancora più tragica quando il dramma della fame e quello delle donne si incontrano. Ci sono donne che traevano il proprio reddito o sostentamento svolgendo una professione che adesso è proibita. Oltre alla sconfitta dei diritti, ora vivono anche quella umanitaria. Costrette a mendicare o, peggio ancora, a "consegnarsi" nelle mani dei nuovi padroni del Paese o ridotte a delatrici facendo i nomi delle proprie sorelle che hanno ricoperto un ruolo o una funzione all'interno del sistema creato dagli occupanti stranieri. È quanto mai urgente pretendere corridoi umanitari per mettere al sicuro quelle donne e sostenere l'aiuto umanitario a chi rischia di morire di fame. Non c'è peggiore bestemmia che quella di una donna che impreca davanti a Dio per essere nata donna.

Vedi anche il post (all'interno altri link)

"Afghanistan, la brutalità dei talebani contro i diritti delle donne" di Maurizio Molinari