Casa comune
di Tonio dell'Olio
Pubblicato in Mosaico dei Giorni il 21 ottobre 2021
Abitiamo una "casa comune", ci ha ricordato Papa Francesco più di sei anni fa con l'Enciclica Laudato Si' e, per quanto vogliamo opporre resistenza o illuderci che non siamo coinquilini, di fatto abitiamo la stessa casa.
Potremmo persino pensare a un condominio in cui coesistono diversi "appartamenti" il cui lessico indica la volontà di sottrarsi a contaminazioni di ogni tipo, ma pur sempre insieme abitiamo! L'esperienza quotidiana ce lo dice: ci sono elementi come i rumori, gli odori, la qualità dell'aria, il pianerottolo e le scale, il terrazzo o il tetto che sono comuni. A nulla serve dire che non sono tuoi se dovessero versare in cattivo stato e condizionarti la vita. Averne cura è interesse di tutte e tutti, considerarli un bene comune conviene a tutte e tutti. Per questo, di fronte alla pandemia o all'inquinamento, alle scelte del nucleare e alla defossilizzazione dell'energia… è illusorio, ipocrita, miope e persino da cretini rivendicare una sovranità nazionale di carta velina. Che ne siano convinti i rappresentanti degli Stati che parteciperanno alla Cop26 di Glasgow tra qualche giorno e ne prendano coscienza tutti i cittadini, anzi: tutti i condòmini di questo mondo.
Per approfondire:
LETTERA ENCICLICA LAUDATO SI’ DEL SANTO PADRE FRANCESCO SULLA CURA DELLA CASA COMUNE (TESTO E VIDEO)