"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo:
Lc 14,1.7-14
Tutti siamo invitati alle nozze, ma solo chi è stato guarito dalla idropisia egolatra, che ci gonfia e deforma, può passare dalla porta stretta ed entrare. Con questo insegnamento Gesù ci esorta a respingere come la peste lo spirito di protagonismo che ci trasforma in tanti idropici, e ci invita ad assumere il suo stesso Spirito: lo Spirito di umiltà e di servizio ai fratelli. Non si tratta certamente di norme di galateo o di piccoli accorgimenti per ottenere la tanto agognata poltroncina in paradiso: è il lievito del Regno che rimane nascosto nella pasta della storia umana e tutta la fa fermentare, la rivelazione di un progetto d'amore che si è manifestato nella vita di Gesù. Solo in Lui possiamo contemplare come Dio agisce nella storia, che l'umiltà e il nascondimento sono le caratteristiche di Dio così come si è manifestato nel Figlio (cfr. Fil 2,7). E' urgente, allora, scegliere sempre l'ultimo posto scegliendo di servire gli ultimi. «L'ultimo è il posto da scegliere e da cui scegliere» (cit.), ben consapevoli che «Gesù ha già occupato l'ultimo posto a tal punto che nessuno mai ha potuto toglierglielo» (Charles de Foucauld)