E la sua cattedra è una sola: è la croce, come segno di un amore pieno, gratuito, senza se e senza ma; è quell'amore che è capace addirittura di portare su di sé tutti i deliri, tutta la dabbenaggine, l'infingardaggine, l'indifferenza, se la porta tutta addosso, è come per dirci "io pago per te, per te che sei così duro, per te incapace di amare, per te incapace di sollevare lo sguardo" ...
Quello che diceva Paolo (nella prima lettura) "ho conosciuto Lui, ormai la mia vita è impossibile fuori da questo legame con Lui", ed è in questo legame che noi ci prepariamo alla Settimana Santa; davvero prepariamoci con Lui a risentire quest'abbraccio suo e, come Pietro, poter finalmente abbandonare ogni riserva e camminare dietro a Lui, il Maestro, noi che siamo sempre tentati di tradirlo, di tornare indietro, di avere sfiducia, noi vorremmo risentire questo perdono così grande per poter dare alla nostra vita un senso nuovo ed è quel senso che ci permette di costruire finalmente relazioni nuove ...
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