"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)
Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino
Vangelo: Lc 2,22-40
Dopo la manifestazione del Pastore ai pastori e agli umili del popolo, Gesù viene presentato al tempio per compiere la Legge. L'Alleanza fra Dio e Israele ha il suo segno visibile nella circoncisione, che marcava e ancora marca l'appartenenza al popolo che ha scelto di servire Dio e riconoscerlo come unico suo Signore. << Gesù, vero Dio, è anche il vero Israele, fedele all'Alleanza, obbediente alla Parola, pieno compimento della Torah >>. Egli viene accolto dalle amorevoli braccia di Simeone che significa << Dio Ascolta >>, ed è il simbolo dell'Israele fedele che attende senza stancarsi la sua consolazione. Simeone è l'uomo che si pone in ascolto della Parola e che la mette in pratica, ed il suo canto - che la liturgia ci fa pregare a compieta - è il grido pacato e incontenibile, soffocato dall'attesa di secoli, che finalmente esplode nella gioia con il fiato di tutta l'umanità, come un fiume impetuoso che rompe gli argini e dilaga. Finalmente possiamo chiamare per nome haShem, il Nome che nessuno ha mai visto, conosciuto e che nessuno è in grado di nominare. Poter pronunciare il Nome di Dio è ritrovare le proprie radici nel Nome che è all'origine di ogni altro nome. << Ora possiamo nominare Dio, perché Dio si è fatto concepire e si è donato ad ognuno di noi, realizzando finalmente il più grande desiderio dell'uomo. >>