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domenica 19 ottobre 2025

"Un cuore che ascolta - lev shomea" n° 50 - 2024/2025 - XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno C

"Un cuore che ascolta - lev shomea"

"Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo
e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione sul Vangelo
a cura di Santino Coppolino


 XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO anno C

Vangelo:

Il brano non è l'ennesimo insegnamento di Gesù sulla preghiera, su questo argomento, infatti, ha già ampiamente parlato nei capitoli 11 e 12. La parabola vuole, invece, rispondere all'invocazione che, da sempre, sale da tutta la Chiesa: «Perché il Regno fatica ad instaurarsi e il Signore ancora non torna?». La Comunità si sente come la vedova privata dello sposo, che sembra insensibile al suo pianto, alla sua continua e molesta insistenza. Il Signore della vita tarda a tornare perché non è amato e desiderato, perché la sua sposa gli preferisce i suoi tanti amanti (gli idoli) che appaiono più allettanti, più affascinanti, ma che la rendono loro schiava e la conducono alla morte. Perché la Chiesa rimane indifferente all'amore misericordioso del suo Sposo, scegliendo di farsi padrona piuttosto che serva dei fratelli. Per questa ragione è necessario «pregare sempre, senza stancarsi (lett.= senza incattivirsi)». La preghiera insistente spalanca il cuore affinché il Signore, al suo ritorno, possa essere accolto. E lo accoglie solo chi lo attende. E lo attende solo chi lo desidera. L'invocazione insistente abilita gli occhi della vedova a scorgere i minuscoli semi del Regno nell'esistenza umile e semplice dei piccoli, dei poveri, degli ultimi. Solo alla fine dei tempi il Regno sarà rivelato in tutta la sua gloria, ma esso è già presente in mezzo a noi - qui ed ora - nel lento incedere della vita nella quotidiana e faticosa lotta per la fedeltà al progetto d'amore del Padre. Nell'attesa della sua venuta.