L’Italia alzi la voce con Israele
per salvare le vite
sulla Global Sumud Flotilla
LUIGI CIOTTI e LUCA CASARINI
Ci rivolgiamo con umiltà alle autorità, a chi ha voce e potere, a chi ricopre ruoli di responsabilità dentro le istituzioni del nostro paese.
Rivolgiamo un accorato appello affinché alzino la loro voce per pretendere da Israele il rispetto delle vite e della incolumità dei nostri fratelli e sorelle della Global Sumud Flottilla, in missione verso Gaza. Una missione umana prima che umanitaria, disarmata e disarmante, pacifica, non violenta, volta solo a dare un segno di fraternità e di speranza che parevano smarrite, verso donne, uomini e bambini stremati dalla guerra e dall’orrore che sembra aver imprigionato il mondo intero.
Vi chiediamo in queste ore di levare voce pubblica per parlare allo Stato di Israele che minaccia di usare la violenza contro civili, come fa in Palestina, bombardando ospedali, scuole, case, tende dei campi profughi. Come fa sparando con carri armati su una popolazione deportata e inerme.
Vi chiediamo di ribadire che le acque del nostro Mediterraneo non possono essere zona franca per eserciti armati fino ai denti che agiscono indisturbati in aperta violazione di ogni legge.
Vi chiediamo di difendere i diritti umani e i gesti umani, che rendono onore alla nostra comunità, in un mondo che sembra non riconoscere più cosa sia la compassione, cosa sia la commozione difronte ad un bambino che piange per il dolore.
Vi chiediamo di richiamare con forza alla responsabilità rivolgendovi a Israele, e non solo a chi ha il coraggio di agire in maniera pacifica e non violenta, mettendo in gioco la propria vita per tentare di fermare l’orrore e la guerra contro i civili.
Vi preghiamo di non avere alcuna esitazione nei confronti di chi calpesta sistematicamente i diritti umani, il diritto internazionale e ogni principio e valore sul quale si fonda la nostra civiltà e la nostra Costituzione: levate le vostre voci.
(Fonte: “l’Unità” - 30 settembre 2025)